LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 19 giugno 2012)

SALICE – Inaugurati ieri i lavori del primo e del secondo lotto realizzati dall’Aqp sull’acquedotto del Sinni

Acqua a volontà, dal Nord al Sud Salento

Taglio del nastro alla presenza dell’Amministratore unico Ivo Monteforte e dell’assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati
L’investimento è stato di 39 milioni e ha interessato il nuovo serbatoio di San Paolo, che si collegherà a quello di Seclì
SALICE - Un serbatoio di 70mila metri cubi per soddisfare la domanda di acqua potabile del centro e basso Salento. La struttura, realizzata in località “San Paolo” nell’ambito di un investimento di oltre 39milioni di euro riguardante il primo e secondo lotto dell’acquedotto del Sinni, è stata inaugurata ieri alla presenza di Ivo Monteforte, amministratore unico dell’Acquedotto pugliese, e di Fabiano Amati, assessore regionale alle Opere pubbliche e alla Protezione civile. Si tratta di un’opera rilevante che consentirà “un sostanziale miglioramento della sicurezza del sistema idropotabile complessivo della Puglia meridionale e un potenziamento delle capacità di trasporto”.
L’impianto, costruito a circa 75-90 metri sul livello del mare, interessa un’area di quasi 20 ettari. Il nuovo serbatoio di San Paolo rappresenta il secondo lotto del progetto che l’Acquedotto pugliese ha avviato nel 2008. Il primo, anch’esso già ultimato, ha riguardato la realizzazione della condotta adduttrice, di circa 25 km, che va dal Torrino di Monte Ciminiello, sull’Acquedotto del Pertusillo, al nuovo serbatoio di San Paolo. A questi primi due lotti molto presto ne seguirà un altro, attualmente in fase di appalto, per la costruzione della condotta adduttrice da San Paolo fino al serbatoio di Seclì, per un totale di circa 60 km di condotte dal diametro di 1200 mm. L’intervento complessivo, una volta ultimato, consentirà l’incanalamento di circa 1,5 metri cubi al secondo di acqua potabile.
“Siamo molto soddisfatti – dice Monteforte – di questo risultato, che dimostra, ancora una volta, il nostro impegno costante per il potenziamento del sistema idrico pugliese. Abbiamo investito molto e continueremo a farlo, per garantire un servizio efficiente e di qualità”. L’opera è stata dedicata all’ingegnere Achille Cusani, acquedottista, progettista della prima opera che portò, agli inizi del ‘900, l’acqua nel Salento.
Negli ultimi cinque anni l’Acquedotto pugliese ha investito risorse ingentissime (fino a 200milioni annui) per l’efficientamento e il potenziamento degli impianti. La rete idrica, che si sviluppa per oltre 21mila km, serve oltre 4 milioni di cittadini. L’Acquedotto pugliese è considerato “tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato, che va dalla captazione, alla raccolta sino alla potabilizzazione ed alla distribuzione dell’acqua oltre che ai servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue”.
Rosario Faggiano