ROSARIOFAGGIANO.IT - NEWS - 13 giugno 2018
SALICE – Consiglio convocato per domani, alle 9
All'esame dell'Aula il Conto consuntivo 2017 e quattro interrogazioni dell’opposizione
SALICE – In Consiglio il Conto consuntivo 2017 e quattro interrogazioni dell’opposizione. Sono gli argomenti più rilevanti che domani, alle 9, saranno all’attenzione dell’Assemblea cittadina. Gli altri punti all’ordine del giorno riguardano alcune comunicazioni del sindaco e lo scioglimento consensuale della segreteria convenzionata fra Salice e Palmariggi.
Sotto l’aspetto politico-amministrativo, rilevante è il Conto consuntivo; le interrogazioni (a risposta scritta) presentate dai consiglieri di “Salice nel cuore - Pd” (Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci), tuttavia, potrebbero riservare non poche “scintille” fra maggioranza ed opposizione.
Ai sensi del comma 6 dell’articolo 39 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio, dopo la risposta del sindaco ad ogni singola interrogazione, non potrebbe esserci discussione (sarebbe ammessa solo una breve replica da parte dell’interrogante per dichiararsi soddisfatto o meno). Secondo l’ordine del giorno, il sindaco Tonino Rosato leggerà le risposte alle quattro interrogazioni subito dopo le sue comunicazioni.
La prima interrogazione, del 9 maggio scorso, ha per oggetto i lavori di manutenzione di strade urbane (importo 200mila euro). A dire dell’opposizione, in fase di esecuzione dell’intervento “sono stati effettuati lavori differenti rispetto a quelli di cui al progetto. Nello specifico sono stati effettuati lavori di rifacimento marciapiedi, nonché tappetini stradali su vie differenti rispetto a quelle inserite nel progetto”. Al sindaco si chiedono informazioni sulle “varianti, perizie, ordini di servizio, a modifica dell'originario progetto” e sui “criteri di scelta ed individuazione delle vie diverse da quelle previste nel progetto originario che avrebbero portato a sacrificare alcune vie già previste, tra cui via Umberto I, strada principale del paese, a vantaggio di altre, per di più periferiche”.
La seconda interrogazione, del 15 maggio, riguarda un episodio, secondo l’opposizione “increscioso e grave”, verificatosi durante il Consiglio del 18 aprile. Si tratta del battibecco, avvenuto nell’area riservata al pubblico durante una sospensione dei lavori, fra l’assessore Amedeo Rosato e Gianpiero Perrone, marito della consigliera Sonia Cuppone ed ex assessore e consigliere comunale.
La terza interrogazione, del 17 maggio, ha per oggetto una recente sentenza del Tar di Lecce con la quale “il Comune di Salice, contumace, è stato condannato ad eseguire la riqualificazione urbana” di un terreno di proprietà di un privato. Ruggeri, Grasso e Marinaci fra l’altro chiedono di conoscere “il motivo per cui il Comune non ha inteso costituirsi nel giudizio per tutelare gli interessi della collettività; il motivo per cui si è optato per la riqualificazione urbana e non per il mantenimento dei vincoli”.
Con la quarta interrogazione del 25 maggio, infine, l’opposizione si sofferma sull’impianto di depurazione consortile di Salice, Guagnano e Campi Salentina “la cui titolarità spetta in capo alla Regione Puglia”. Ruggeri, Grasso e Marinaci, evidenziano: “da qualche tempo, analisi delle acque della zona, per la quale vige il divieto di emunzione, stanno riportando contenuti fuori limite di circa il 800% per quanto riguarda nitrati e ammoniaca; dette sostanze, chiaramente provenienti da inquinamento di liquami umani o animali, probabilmente a causa di falle che fanno precipitare in falda quelli che sono i contenuti di scarico dei liquami provenienti dalle fogne dei Comuni di Salice, Campi e Guagnano, stanno compromettendo seriamente un intero ecosistema; questo fa sì che la falda sia inquinata”. I consiglieri chiedono di sapere “quali provvedimenti intende prendere il Comune di Salice Salentino per risolvere detta questione per far sì che l'acqua torni a essere potabile ma soprattutto non nociva per l'essere umano e per l'agricoltura” e “in che modo procedere per interessare della questione la Regione”.
Sotto l’aspetto politico-amministrativo, rilevante è il Conto consuntivo; le interrogazioni (a risposta scritta) presentate dai consiglieri di “Salice nel cuore - Pd” (Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci), tuttavia, potrebbero riservare non poche “scintille” fra maggioranza ed opposizione.
Ai sensi del comma 6 dell’articolo 39 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio, dopo la risposta del sindaco ad ogni singola interrogazione, non potrebbe esserci discussione (sarebbe ammessa solo una breve replica da parte dell’interrogante per dichiararsi soddisfatto o meno). Secondo l’ordine del giorno, il sindaco Tonino Rosato leggerà le risposte alle quattro interrogazioni subito dopo le sue comunicazioni.
La prima interrogazione, del 9 maggio scorso, ha per oggetto i lavori di manutenzione di strade urbane (importo 200mila euro). A dire dell’opposizione, in fase di esecuzione dell’intervento “sono stati effettuati lavori differenti rispetto a quelli di cui al progetto. Nello specifico sono stati effettuati lavori di rifacimento marciapiedi, nonché tappetini stradali su vie differenti rispetto a quelle inserite nel progetto”. Al sindaco si chiedono informazioni sulle “varianti, perizie, ordini di servizio, a modifica dell'originario progetto” e sui “criteri di scelta ed individuazione delle vie diverse da quelle previste nel progetto originario che avrebbero portato a sacrificare alcune vie già previste, tra cui via Umberto I, strada principale del paese, a vantaggio di altre, per di più periferiche”.
La seconda interrogazione, del 15 maggio, riguarda un episodio, secondo l’opposizione “increscioso e grave”, verificatosi durante il Consiglio del 18 aprile. Si tratta del battibecco, avvenuto nell’area riservata al pubblico durante una sospensione dei lavori, fra l’assessore Amedeo Rosato e Gianpiero Perrone, marito della consigliera Sonia Cuppone ed ex assessore e consigliere comunale.
La terza interrogazione, del 17 maggio, ha per oggetto una recente sentenza del Tar di Lecce con la quale “il Comune di Salice, contumace, è stato condannato ad eseguire la riqualificazione urbana” di un terreno di proprietà di un privato. Ruggeri, Grasso e Marinaci fra l’altro chiedono di conoscere “il motivo per cui il Comune non ha inteso costituirsi nel giudizio per tutelare gli interessi della collettività; il motivo per cui si è optato per la riqualificazione urbana e non per il mantenimento dei vincoli”.
Con la quarta interrogazione del 25 maggio, infine, l’opposizione si sofferma sull’impianto di depurazione consortile di Salice, Guagnano e Campi Salentina “la cui titolarità spetta in capo alla Regione Puglia”. Ruggeri, Grasso e Marinaci, evidenziano: “da qualche tempo, analisi delle acque della zona, per la quale vige il divieto di emunzione, stanno riportando contenuti fuori limite di circa il 800% per quanto riguarda nitrati e ammoniaca; dette sostanze, chiaramente provenienti da inquinamento di liquami umani o animali, probabilmente a causa di falle che fanno precipitare in falda quelli che sono i contenuti di scarico dei liquami provenienti dalle fogne dei Comuni di Salice, Campi e Guagnano, stanno compromettendo seriamente un intero ecosistema; questo fa sì che la falda sia inquinata”. I consiglieri chiedono di sapere “quali provvedimenti intende prendere il Comune di Salice Salentino per risolvere detta questione per far sì che l'acqua torni a essere potabile ma soprattutto non nociva per l'essere umano e per l'agricoltura” e “in che modo procedere per interessare della questione la Regione”.
Rosario Faggiano