LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X del 12 giugno 2009)
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X del 12 giugno 2009)
Angelo Maci presidente del “Consorzio di tutela del Salice Salentino doc”
SALICE – Cambio ai vertici del “Consorzio di tutela del Salice Salentino doc”. L’enologo Angelo Maci, patron delle Cantine “Due Palme” di Cellino, è il nuovo presidente dell’importante organismo istituito nel 2003 con decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali. La nomina, deliberata all’unanimità dal Consiglio di amministrazione, è stata sostenuta anche dal presidente uscente Piernicola Leone De Castris. Maci avrà il compito di guidare il Consorzio fino al 2012.
“In una delle prossime riunioni – dice il neo presidente - presenterò il programma per i prossimi tre anni. Dobbiamo rendere più aspra ed efficace la battaglia per stoppare gli ingenti quantitativi di vino, di dubbia provenienza e qualità, venduto in Italia e all’estero come Salice Salentino. Questa pratica diffusa danneggia sia gli imprenditori vitivinicoli che hanno scelto la strada della qualità, anche se difficile e costosa, che l’immagine complessiva della vitivinicoltura pugliese. Il Salice Salentino ha ottenuto il riconoscimento del marchio doc nel lontano 1976. Ad oltre trent’anni dall’ottenimento della denominazione di origine – conclude - non siamo disponibili a veder vanificato il duro lavoro svolto dai nostri imprenditori”.
“In una delle prossime riunioni – dice il neo presidente - presenterò il programma per i prossimi tre anni. Dobbiamo rendere più aspra ed efficace la battaglia per stoppare gli ingenti quantitativi di vino, di dubbia provenienza e qualità, venduto in Italia e all’estero come Salice Salentino. Questa pratica diffusa danneggia sia gli imprenditori vitivinicoli che hanno scelto la strada della qualità, anche se difficile e costosa, che l’immagine complessiva della vitivinicoltura pugliese. Il Salice Salentino ha ottenuto il riconoscimento del marchio doc nel lontano 1976. Ad oltre trent’anni dall’ottenimento della denominazione di origine – conclude - non siamo disponibili a veder vanificato il duro lavoro svolto dai nostri imprenditori”.
Rosario Faggiano