LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/3 – 11 ottobre 2007)

In primavera il ritorno dalla missione in Libano e quindi il passo che lo aveva reso felice

Appena cinque mesi fa Giuseppe aveva portato all’altare la sua Simona

SALICE – Cinque mesi. Solo per cinque mesi Giuseppe Di Maggio ha potuto vivere la realizzazione del suo sogno: avere una propria famiglia, una propria casa, un lavoro e un avvenire insieme alla donna della sua vita. Giuseppe si era sposato appena lo scorso giugno con la ventitreenne Simona Leuzzi. Tutti, in famiglia, hanno ancora presente i momenti magici e felici della cerimonia nuziale. Sembra impossibile che tutto sia finito così. Giuseppe, caporalmaggiore e militare di carriera, era figlio di Salvatore, pensionato, e di Concetta Fina, casalinga. Unico figlio maschio, era il minore di casa. Aveva due sorelle: Leila e Stefania.
A ricordare il giovane scomparso è il cognato Dario Canò: “Era un ragazzo d’oro, sempre di buon umore, disponibile, concreto e determinato. Talmente determinato d’aver scelto la strada dell’Esercito proprio per questa sua personalità portata ad aiutare il prossimo. Era sempre pronto a dare una parola di sostegno, un consiglio, un sorriso. La scomparsa di Giuseppe crea un vuoto terribile ed incolmabile soprattutto per i suoi genitori anziani. Insieme alla moglie, con tanti sacrifici, era riuscito a completare una bella casa in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, nei pressi della Cantina sociale”.
Giuseppe, che è entrato nell’Esercito a diciannove anni, ha partecipato a due missioni all’estero: una in Kossovo e l’altra in Libano. Da quest’ultima era rientrato proprio lo scorso aprile, poche settimane prima del suo matrimonio. Gli amici ricordano come lui fosse particolarmente orgoglioso della missione in Libano alla quale ha preso parte sotto l’egida dell’Onu.
I familiari hanno appreso la notizia della disgrazia all’1,30 di ieri mattina. Il padre, accompagnato da alcuni parenti, è subito partito per raggiungere l’ospedale di Eboli dove la salma del figlio è stata trasportata dopo l’incidente.
Rosario Faggiano

N.B.: Articolo pubblicato nell’ambito del servizio sul tragico incidente stradale avvenuto nei pressi di Salerno la sera del 9 ottobre. A bordo dell’Audi A3 guidata da Loris Verdoscia, c’erano cinque militari. La vettura uscì fuori strada finendo in un canale d’irrigazione. Persero la vita, sul colpo, Giuseppe Di Maggio, 29 anni, di Salice; Alessandro Chirizzi, 22, di Novoli; Loris Verdoscia, 25, di Villa Baldassarri; Daniela Aiello, 25, di Barrafranca, in provincia di Enna. La quinta passeggera, Alessandra Falzone, 25 anni, di Caltanissetta, rimase ferita gravemente.