LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX – 28 luglio 2012)
SALICE – Il consigliere comunale e provinciale Tonino Rosato (Pdl) spara a zero sulle scelte della maggioranza
“Cittadini spremuti come limoni ”
“Gli sperperi di cinque anni di centrosinistra presentato ai più deboli un conto inaccettabile”
SALICE – “Siamo diventati il paese con la pressione fiscale più alta della provincia di Lecce”. Il consigliere comunale e provinciale Tonino Rosato (Pdl) interviene in vista dell’imminente approvazione del bilancio (dovrebbe essere esaminato dal Consiglio entro il 2 agosto) per prendere le distanze dalla decisione di aumentare l’Imu sulla seconda casa, l’addizionale Irpef , il ticket per la mensa e il trasporto scolastico e le tariffe per i servizi cimiteriali. Secondo Rosato l’eccessivo incremento delle tasse attesterebbe “totale insensibilità”, da parte del centrosinistra, verso le fasce sociali deboli e i cittadini più bisognosi.
“Le scelte in tema di bilancio – dice il consigliere - non mi sorprendono, poiché sono il frutto di un’Amministrazione figlia di un precedente fallimento politico. Tali scelte si collocano in continuità con la passata maggioranza che, negli ultimi cinque anni, ha sperperato e dilapidato. Con questo bilancio viene smentito, a circa tre mesi dalle elezioni, il programma elettorale e gli impegni presi con i cittadini, smascherando così le bugie del centrosinistra. Salice, che ad avviso della maggioranza era un’isola felice, oggi si è rivelata un pozzo di debiti senza fine. L’azione della maggioranza si sta rivelando fallimentare e pericolosa per la prospettiva di crescita del nostro paese.
Rosato passa poi all’altro tema “scottante” di questi giorni, quello riguardante il vicesindaco Gaetano Ianne condannato, nel 2010, per falsa testimonianza in un processo per abuso edilizio a carico di un cittadino. Per tale vicenda i dissidenti Pd hanno chiesto al sindaco Pippi Tondo di “congedare” l’assessore.
“Non voglio esprimere giudizi – sottolinea - né tantomeno assumere atteggiamenti moralisti. La questione di Ianne è stata già affrontata in sede giudiziaria con gli esiti che sono noti. Quando si commette un errore si paga, ma una volta pagato il proprio debito con la giustizia non si può continuare a pagare a vita. Sul piano politico, invece, bisogna capire se vi erano eventuali presupposti di non candidabilità o ineleggibilità. Per il resto credo sia più un problema del Pd il quale, a suo dire, da sempre sarebbe attento alla questione morale”.
Rosato conclude con una frecciata contro Mimino Leuzzi, il candidato sindaco dell’altra lista di opposizione: “Mi dispiace per coloro che lo hanno seguito nelle ultime elezioni, facendosi lusingare da un pifferaio magico. La divisione non è stata frutto di un accordo mancato o rinnegato, ma di una diversa visione di intenti”.
“Le scelte in tema di bilancio – dice il consigliere - non mi sorprendono, poiché sono il frutto di un’Amministrazione figlia di un precedente fallimento politico. Tali scelte si collocano in continuità con la passata maggioranza che, negli ultimi cinque anni, ha sperperato e dilapidato. Con questo bilancio viene smentito, a circa tre mesi dalle elezioni, il programma elettorale e gli impegni presi con i cittadini, smascherando così le bugie del centrosinistra. Salice, che ad avviso della maggioranza era un’isola felice, oggi si è rivelata un pozzo di debiti senza fine. L’azione della maggioranza si sta rivelando fallimentare e pericolosa per la prospettiva di crescita del nostro paese.
Rosato passa poi all’altro tema “scottante” di questi giorni, quello riguardante il vicesindaco Gaetano Ianne condannato, nel 2010, per falsa testimonianza in un processo per abuso edilizio a carico di un cittadino. Per tale vicenda i dissidenti Pd hanno chiesto al sindaco Pippi Tondo di “congedare” l’assessore.
“Non voglio esprimere giudizi – sottolinea - né tantomeno assumere atteggiamenti moralisti. La questione di Ianne è stata già affrontata in sede giudiziaria con gli esiti che sono noti. Quando si commette un errore si paga, ma una volta pagato il proprio debito con la giustizia non si può continuare a pagare a vita. Sul piano politico, invece, bisogna capire se vi erano eventuali presupposti di non candidabilità o ineleggibilità. Per il resto credo sia più un problema del Pd il quale, a suo dire, da sempre sarebbe attento alla questione morale”.
Rosato conclude con una frecciata contro Mimino Leuzzi, il candidato sindaco dell’altra lista di opposizione: “Mi dispiace per coloro che lo hanno seguito nelle ultime elezioni, facendosi lusingare da un pifferaio magico. La divisione non è stata frutto di un accordo mancato o rinnegato, ma di una diversa visione di intenti”.
Rosario Faggiano