LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII – 24 dicembre 2013)
GUAGNANO – Il consigliere di minoranza Gianvito rizzo, della civica “L’altra primavera”
“Come parenti serpenti”
“Questa maggioranza è divisa, va avanti tra conflitti e sgambetti”
GUAGNANO – “I consiglieri di maggioranza come parenti serpenti”. Gianvito Rizzo, capogruppo della civica di opposizione “L’altra primavera”, accusa l’Amministrazione guidata dal sindaco Fernando Leone di “conflittualità” interna. Fra i diversi assessori e consiglieri della coalizione regnerebbe un rapporto non sempre armonioso, con frequenti “sgambetti” reciproci.
L’ultimo episodio sarebbe quello esploso fra Salvatore Cremis, assessore alle Politiche sociali, e Alfredo Monte, consigliere delegato alle Attività produttive. In una lettera protocollata nei giorni scorsi, Monte ha comunicato l’uscita dal gruppo consiliare “La svolta” a causa di “incomprensioni” con l’assessore Salvatore Cremis il quale, a suo dire, spesso assumerebbe un “comportamento opportunista”.
“Gli amministratori – dice Rizzo – ora si amano, ora si odiano. Si scambiano favori e deleghe e poi si fanno lo sgambetto. Si accapigliano come popolane per garantirsi visibilità e consenso di tanti concittadini e poi trovano sempre la quadra, anche se per qualche settimana. Il risultato disastroso di questi comportamenti, che col passare dei mesi ha paralizzato l'attività amministrativa, è sotto gli occhi di tutti. Si sono specializzati nell'organizzare cenoni di Natale e festini vari, concerti e concertini e ad indebitarci ulteriormente con opere pubbliche inutili”.
L’ultimo episodio sarebbe quello esploso fra Salvatore Cremis, assessore alle Politiche sociali, e Alfredo Monte, consigliere delegato alle Attività produttive. In una lettera protocollata nei giorni scorsi, Monte ha comunicato l’uscita dal gruppo consiliare “La svolta” a causa di “incomprensioni” con l’assessore Salvatore Cremis il quale, a suo dire, spesso assumerebbe un “comportamento opportunista”.
“Gli amministratori – dice Rizzo – ora si amano, ora si odiano. Si scambiano favori e deleghe e poi si fanno lo sgambetto. Si accapigliano come popolane per garantirsi visibilità e consenso di tanti concittadini e poi trovano sempre la quadra, anche se per qualche settimana. Il risultato disastroso di questi comportamenti, che col passare dei mesi ha paralizzato l'attività amministrativa, è sotto gli occhi di tutti. Si sono specializzati nell'organizzare cenoni di Natale e festini vari, concerti e concertini e ad indebitarci ulteriormente con opere pubbliche inutili”.
Rosario Faggiano