LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 2 febbraio 2012)

SALICE – La Regione evita lo stallo e auspica una soluzione condivisa fra le Camere di commercio

Controlli doc, c’è la proroga

Soddisfazione a Lecce: “Scongiurati i ritardi nell’imbottigliamento
SALICE – La Regione proroga l’attività dei vecchi organi di controllo sui vini doc. E scongiura danni alle aziende locali le quali, da settimane impossibilitate ad ottenere la necessaria certificazione per commercializzare i loro prodotti, nei giorni scorsi hanno denunciato l’impasse. La situazione si è creata a causa del “braccio di ferro” fra le Camere di Commercio di Lecce e Brindisi. Entrambe, sulla spinta degli operatori delle rispettive province, reclamano la sede delle nuove strutture di vigilanza. Considerato l’urgenza di assicurare alle aziende punti operativi di riferimento, anche su richiesta della Camera di Commercio di Lecce, l’altra sera la Giunta regionale, su proposta dell’Assessorato alle Risorse agroalimentari, ha deliberato di lasciare temporaneamente attive le vecchie strutture di vigilanza, operanti in condivisione sia a Lecce che a Brindisi. La proroga durerà finché i due Enti camerali non troveranno un accordo sulla composizione e la sede del Comitato di certificazione, della Commissione di degustazione e dell’Organo decidente i ricorsi delle quattro doc interprovinciali (“Salice Salentino”, “Squinzano”, “Negroamaro di Terra d’Otranto” e “Terra d’Otranto”).
“Abbiamo operato – spiega l’assessore regionale Dario Stefano – ricercando la soluzione che desse meno problemi ai produttori che ritengo il nostro obiettivo principale d’intervento. Auspico che si recuperi l’intesa che, è bene sottolinearlo, rimane la traccia indicata dalla norma. Nell’attesa abbiamo comunque assicurato una soluzione operativa”.
Soddisfazione viene espressa dalla Camera di Commercio di Lecce: “E’ un risultato che premia lo sforzo profuso dal presidente Alfredo Prete il quale ha incontrato, nei giorni scorsi, i rappresentanti delle aziende vinicole. La soluzione adottata ha permesso di evitare ritardi nella produzione e nell’imbottigliamento, che avrebbero costretto le cantine salentine ad un blocco delle vendite”.
Rosario Faggiano