LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VII dell’8 ottobre 2009)
SALICE – Solo un caso fortuito ha voluto che non ci fossero vittime
Crollo in piazza De Castris, sigilli all’intero edificio
SALICE – E due. Dopo il crollo del castello, avvenuto circa 10 mesi fa, si è sgretolato un altro antico palazzo. E anche questa volta bisogna ringraziare il Padreterno se non vi sono state vittime. L’altra sera, intorno alle 19, un forte boato ha scosso l’intero centro storico. In piazzetta De Castris, nella parte attraversata dalla provinciale per Veglie, buona parte di un grande e fatiscente immobile risalente alla prima metà dell’800, forse a causa delle piogge dei giorni scorsi, improvvisamente è venuto giù investendo, con tufi e macerie, tre auto parcheggiate. Proprio da lì giornalmente transitano un numero enorme di veicoli e pullman diretti a Lecce stracolmi di studenti. Non solo. All’angolo del palazzo, ogni mattina si posiziona un fruttivendolo meta di molti acquirenti. Fortunatamente al momento del crollo non c’era nessuno. All’evento ha assistito, ma a distanza, solo una ragazzina che portava a passeggio il suo cane. Il palazzo, originaria dimora della famiglia Ceino, dal 2008 era diventato proprietà di Aldo Turi di Borgagne. Quest’ultimo, pochi mesi fa, l’aveva rivenduto ai fratelli Gabriele ed Emanuele Maggio di Lecce. Dopo il crollo, il rudere è stato sottoposto a sequestro su richiesta dei vigili del fuoco. Questa nuova allarmante vicenda riporta d’attualità un’emergenza cittadina. Nonostante alcuni tentativi del Comune di fronteggiare la situazione, infatti, in paese si contano tuttora diversi edifici a rischio di crollo (in via Maria Cristina, in piazza Plebiscito, in via Cavour e in altre vie). (r.f.)
