LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 16 aprile 2014)

VEGLIE – Il sindaco scrive al segretario, mentre dalla minoranza Landolfo lancia l’idea di un governo di salute pubblica

Dimissioni ufficiali, Aprile lascia

Dimissioni ufficiali, Aprile lascia
VEGLIE – Ufficializzate le dimissioni del sindaco. Ieri, intorno alle 14, Sandro Aprile ha consegnato al protocollo del Comune una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Fabrizio Stefanizzi, e al segretario generale, Giuliana Grasso, con la quale comunica la sua decisione “irrevocabile” di lasciare la carica di primo cittadino. Aprile, insomma, ha rispettato i tempi che lui stesso si era imposto.

Dopo aver anticipato in Consiglio la sua volontà di dimettersi, a seguito della presa d’atto della mancanza di una maggioranza stabile, ha fatto trascorrere appena quindici giorni, ovvero il periodo necessario per affrontare alcune questioni amministrative, compreso l’approvazione in Giunta di alcuni progetti e la definizione di altri (strade di campagna e rischio idrogeologico del territorio). Questi ultimi dovrebbero essere approvati dall’esecutivo, presieduto dal vicesindaco Francesco Milanese, nei prossimi venti giorni (tempo concesso dalla legge per un eventuale ripensamento di Aprile). In seguito il prefetto, dopo aver sciolto il Consiglio, nominerà il commissario.

La minoranza, intanto, prende posizione. Giuseppe Landolfo, capogruppo di “Veglie nuova”, è critico nei confronti di Aprile e dell’ex maggioranza. Ricorda, in primo luogo, una serie di opere non realizzate e, soprattutto, la perdita del finanziamento per l’attivazione del Centro sanitario polifunzionale territoriale.

“Vista la diffusa delusione tra i cittadini – dice – ad Aprile non è restato che dimettersi. Se adesso verrà il commissario, la colpa è solo sua”. Landolfo conclude con una proposta (che vedrebbe Aprile ancora sindaco): “Facciamo un governo cittadino di salute pubblica che abbia il compito di amministrare il paese per quest’ultimo anno. Ciò al fine di evitare difficoltà alla popolazione e alle imprese e di portare a compimento tutti gli adempimenti sospesi”.
 
Rosario Faggiano