Duello tra il farmacista Ferrieri Caputi e l’imprenditore Mazzotta

CARMIANO – Un “duello” per la poltrona di primo cittadino. Sono soltanto due i candidati che si contenderanno, fino all’ultimo voto, la guida dell’Amministrazione comunale per i prossimi cinque anni. Da una parte c’è il sindaco uscente Umberto Ferrieri Caputi, farmacista, alla testa della civica “Idealmente”, dall’altra l’imprenditore Giancarlo Mazzotta, new entry, capolista della civica “Insieme con Giancarlo Mazzotta”. Il primo presenta una squadra sostenuta, oltre che da rappresentanti della società civile (di centrosinistra e di centrodestra), anche da Idv, Rifondazione, Comunisti italiani, Sinistra e Libertà, Udc, Io Sud e da alcuni esponenti o ex esponenti del Pd, tutti “dissidenti” rispetto alle scelte operate dal locale coordinamento cittadino del partito. Il secondo è appoggiato da una compagine “trasversale”, appoggiata ufficialmente anche dalla segreteria del Pd di Carmiano e dal Pdl. Nella lista di Ferrieri Caputi sono presenti, fra gli altri, gli assessori uscenti Stefania Portacci, Mino Bruno, Mimino Bruno, Flavia Coppola, Daniele Ianne, Massimiliano Marino e Corrado Vergari; nonché il presidente del Consiglio Santino Miglietta e i consiglieri uscenti Cinzia Centonze e Luciano Merli. La lista di Mazzotta, invece, presenta alcune sorprese. Prima fra tutte il ritorno, fra i candidati alla carica di consigliere, dell’ex sindaco e deputato Achille Villani Miglietta. La seconda sorpresa riguarda la candidatura di due ex consiglieri della passata maggioranza (Claudio Spedicato e Carlo Attanasio). In campo, inoltre, sono scesi i consiglieri di opposizione uscenti Bruno Casilli, Gianni Erroi, Luigi Manca, Claudia Quarta, Salvatore Spagnolo e Manuele Sperti. Confermata con la lista di Mazzotta, infine, la presenza del segretario cittadino del Pd Stefania Arnesano.
La composizione “trasversale” di entrambe le liste civiche determinerà, probabilmente, una campagna elettorale molto “vivace”. Le prime avvisaglie di polemica politica ci sono già state, prima fra tutte quella scaturita dalla spaccatura del Pd.