LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/22 – 24 ottobre 2007)
SALICE – L’opposizione insorge contro la decisione dell’Amministrazione di spiantare gli alberi. Tonino Rosato: “Vogliamo sapere le motivazioni”
Estirpate sei palme. Ed č polemica
SALICE – L’Amministrazione spianta sei palme, l’opposizione insorge. L’altra mattina, il consigliere di “Insieme per crescere” Tonino Rosato ha depositato al protocollo del Comune una interrogazione “con risposta scritta” per conoscere le motivazioni che hanno portato l’esecutivo a decidere di eliminare le piante da alcune aiuole create sui marciapiedi di via Umberto I, nel 1983. Secondo Rosato le palme sarebbero state estirpate la mattina del 18 ottobre scorso, alle 7 circa. Tre sarebbero state ripiantate nei giardini del rione “pozzo nuovo”, le tre più grandi, invece, sarebbero state buttate via ai lati di una strada secondaria verso il cimitero, nei pressi di un deposito di legna.
“La decisione di spiantare le palme in gran segreto – dice Rosato - ha destato stupore e disapprovazione in molta parte della cittadinanza. Ritengo sia stato commesso un atto gravissimo che però è sicuramente in linea con il modo di operare di questa Amministrazione. Amministrazione che solo a parole ha manifestato più volte la volontà di governare per i cittadini e insieme con i cittadini. Tutto il paese apprezzava ed era affezionato alle piante in questione. Create agli inizi degli anni ottanta in occasione del rifacimento di via Umberto I, queste aiuole erano e sono considerate un prezioso ornamento del nostro centro storico. Noi vogliamo sapere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a procedere all’estirpazione delle palme. Abbiano chiesto, anche, di conoscere con quali provvedimenti sono stati autorizzati i lavori, nonché la somma impegnata e la ditta che ha eseguito l’operazione di reimpianto e di smaltimento delle palme. Secondo il nostro parere – conclude – il motivo che sta alla base di questo scempio è solo quello di soddisfare determinate esigenze con l’unico scopo di tenere unita la maggioranza”.
Ai sensi del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, il sindaco Donato De Mitri ha tempo venti giorni per rispondere all’interrogazione.
“La decisione di spiantare le palme in gran segreto – dice Rosato - ha destato stupore e disapprovazione in molta parte della cittadinanza. Ritengo sia stato commesso un atto gravissimo che però è sicuramente in linea con il modo di operare di questa Amministrazione. Amministrazione che solo a parole ha manifestato più volte la volontà di governare per i cittadini e insieme con i cittadini. Tutto il paese apprezzava ed era affezionato alle piante in questione. Create agli inizi degli anni ottanta in occasione del rifacimento di via Umberto I, queste aiuole erano e sono considerate un prezioso ornamento del nostro centro storico. Noi vogliamo sapere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a procedere all’estirpazione delle palme. Abbiano chiesto, anche, di conoscere con quali provvedimenti sono stati autorizzati i lavori, nonché la somma impegnata e la ditta che ha eseguito l’operazione di reimpianto e di smaltimento delle palme. Secondo il nostro parere – conclude – il motivo che sta alla base di questo scempio è solo quello di soddisfare determinate esigenze con l’unico scopo di tenere unita la maggioranza”.
Ai sensi del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, il sindaco Donato De Mitri ha tempo venti giorni per rispondere all’interrogazione.
Rosario Faggiano