LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI – 16 febbraio 2016)
SALICE – La biologa, esponente della destra locale, decisa a querelare chi l’ha offesa dopo un suo post sugli omosessuali
Gay e polemiche, Persano contro tutti
SALICE – “Chiederò tutela giudiziaria contro chi ha usato espressioni ingiuriose e diffamatorie nei miei confronti”.
L’ex vicesindaco Antonella Persano, biologa ed esponente della destra locale, replica agli attacchi subiti sulla rete dopo aver sostenuto che i “gay sono malati da curare”.
Il suo post ha registrato numerosi commenti critici, alcuni dei quali “conditi” anche da offese personali e professionali. Da qui la decisione di Persano di segnalare all’autorità giudiziaria quelli più pesanti.
“Ritengo che le mie opinioni possano essere legittimamente contrastate – dice Persano - da chi si è sentito offeso oltre le mie intenzioni, purché le critiche al mio pensiero siano rivolte al merito, sul quale sono sempre pronta a confrontarmi. Penso che altri, invece, non abbiano voluto affrontare affatto la questione da me posta, limitandosi a rivolgere alla mia persona ed alla mia attività professionale, in pubblico o in privato, espressioni diffamatorie ed ingiuriose che non sono giustificate dai toni accesi delle mie dichiarazioni e che non meritano altra risposta se non il ricorso da parte mia alla tutela giudiziaria. Devo ribadire che quanto accaduto, forse frutto del modo sommario con il quale spesso ci si esprime sui social network, è stato dettato dal timore che nel nostro Paese possa essere introdotta una legislazione che giudico ingiusta e non appropriata”.
L’esponente politico ci tiene poi a ricordare che la Costituzione garantisce il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
“Personalmente – conclude - ritengo che il disegno di legge Cirinnà non doveva nemmeno approdare in Parlamento, soprattutto per quanto riguarda le adozioni di bambini da parte delle unioni civili omosessuali in quanto penso che lo Stato non debba legiferare contro le leggi della natura umana”. (r.f.)
L’ex vicesindaco Antonella Persano, biologa ed esponente della destra locale, replica agli attacchi subiti sulla rete dopo aver sostenuto che i “gay sono malati da curare”.
Il suo post ha registrato numerosi commenti critici, alcuni dei quali “conditi” anche da offese personali e professionali. Da qui la decisione di Persano di segnalare all’autorità giudiziaria quelli più pesanti.
“Ritengo che le mie opinioni possano essere legittimamente contrastate – dice Persano - da chi si è sentito offeso oltre le mie intenzioni, purché le critiche al mio pensiero siano rivolte al merito, sul quale sono sempre pronta a confrontarmi. Penso che altri, invece, non abbiano voluto affrontare affatto la questione da me posta, limitandosi a rivolgere alla mia persona ed alla mia attività professionale, in pubblico o in privato, espressioni diffamatorie ed ingiuriose che non sono giustificate dai toni accesi delle mie dichiarazioni e che non meritano altra risposta se non il ricorso da parte mia alla tutela giudiziaria. Devo ribadire che quanto accaduto, forse frutto del modo sommario con il quale spesso ci si esprime sui social network, è stato dettato dal timore che nel nostro Paese possa essere introdotta una legislazione che giudico ingiusta e non appropriata”.
L’esponente politico ci tiene poi a ricordare che la Costituzione garantisce il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
“Personalmente – conclude - ritengo che il disegno di legge Cirinnà non doveva nemmeno approdare in Parlamento, soprattutto per quanto riguarda le adozioni di bambini da parte delle unioni civili omosessuali in quanto penso che lo Stato non debba legiferare contro le leggi della natura umana”. (r.f.)