LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IV- 7 agosto 2010)

EDILIZIA ED APPALTI – Contestata la circolare sui lavori pubblici

Geometri in rivolta contro la Regione

Rizzo: “L’iniziativa favorisce altre categoria professionali”
LECCE - Geometri in agitazione contro la Regione Puglia. Il presidente del Collegio di Lecce, Eugenio Rizzo, con una nota inviata agli oltre mille e cinquecento iscritti dell’Albo provinciale, ha mobilitato tutti i geometri liberi professionisti contro una “circolare interpretativa” emessa dagli uffici regionali del Settore Lavori pubblici di Bari. Il provvedimento stabilisce pesanti limiti alle competenze della categoria professionale nel campo dell’edilizia civile. Secondo il Collegio di Lecce, i funzionari regionali, nel fornire chiarimenti nell’ambito della normativa sismica, “con superficialità e con l’obiettivo di favorire altre categorie professionali” avrebbero fortemente penalizzato i geometri. E a questo punto numerosi studi tecnici potrebbero rischiare di chiudere.
Della vicenda nei giorni scorsi si è interessato anche il Consiglio nazionale dei geometri il quale, con una dura ed articolata nota del presidente Fausto Savoldi, ha ricordato al presidente della Regione Nichi Vendola e all’Assessore regionale Fabiano Amati (ma anche ai sindaci e ai responsabili degli Uffici tecnici provinciali e comunali) che la normativa e la giurisprudenza smentiscono l’interpretazione adottata dalla Regione. Savoldi, peraltro, è convinto che il documento avrebbe l’intento di tutelare “interessi palesamente corporativi”. A riprova di ciò vi sarebbe il fatto che uno dei due funzionari sottoscrittori del documento riveste la carica di vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Bari.
“In questi giorni – dice il presidente Rizzo - abbiamo subito una grave discriminazione. La circolare regionale di fatto ha l’obiettivo primario di escludere i geometri da attività edilizie espletate storicamente e legittimamente ai sensi del regolamento professionale e delle altre norme di settore. Tutto fa pensare che la logica alla base di questa sorprendente iniziativa sia stata ispirata da interessi di parte e per tentare di colpire proditoriamente una categoria, forte di oltre settemila iscritti pugliesi, da sempre proficuamente operosa ed apprezzata su tutto il territorio regionale. Questo insensato tentativo di penalizzare i geometri deve essere immediatamente bloccato. Il nostro augurio è che questa brutta vicenda non sia stata appoggiata direttamente dal Governo della Puglia e che la politica ora sappia intervenire per rivedere l’infelice circolare interpretativa. In caso contrario – conclude Rizzo – saremo costretti a promuovere iniziative per tutelare la nostra categoria professionale”.
ROSARIO FAGGIANO