LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX- 3 luglio 2010)

I geometri invocano la riforma

“La categoria ha bisogno di nuove norme, finalmente al passo coi tempi”
LECCE - “Subito una riforma per rendere la normativa professionale del 1929 al passo coi tempi”. I geometri a confronto sulle problematiche della categoria. Si terrà oggi, alle 9, presso l’hotel Tiziano, un convegno sul tema “Professione geometra”. L’iniziativa, promossa dal Collegio di Lecce in collaborazione con il Consiglio nazionale e la Cassa di previdenza dei geometri, ha l’obiettivo di esaminare i progetti di riforma attualmente all’attenzione del Parlamento per una radicale modifica del vecchio regolamento professionale. Quest’ultimo, ormai superato, ha bisogno di essere rivisto alla luce del “continuo sviluppo delle potenzialità professionali nell’ambito dell’evoluzione tecnica e tecnologica della società”. Durante l’incontro si parlerà, inoltre, di deontologia e di sistema previdenziale. Parteciperanno, Fausto Savoldi, presidente del Consiglio nazionale dei geometri, Fausto Amadasi, presidente della Cassa di previdenza, Eugenio Rizzo, presidente del Collegio di Lecce. Sono previsti interventi anche del senatore Cosimo Gallo, del sindaco di Lecce Paolo Perrone e dell’avvocato Angelo Vantaggiato.
“Questo convegno – spiega Rizzo – ha l’obiettivo di focalizzare alcuni aspetti di importanti problematiche che interessano le funzioni professionali esercitate dal geometra libero professionista. In una società in costante mutamento non è più possibile operare senza una normativa di settore aggiornata. Il nostro regolamento professionale è vecchio ed inadeguato da tutti i punti di vista. E’ assurdo, pertanto, che ancora non si riesca ad approvare una legge che stabilisca nuovi punti fermi a cui fare riferimento per l’esercizio della moderna professione di geometra, anche alla luce del Dpr n. 328/01 che ha istituito la figura professionale del geometra laureato. A tal proposito deve essere chiarito che il geometra tradizionale non sarà sostituito dal geometra laureato. Le due figure professionali – conclude - coesisteranno con livelli di competenza differenziati in rapporto al percorso formativo espletato”. (r.f.)