LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X del 4 giugno 2009)

GUAGNANO – E’ scontro dopo la mancata adesione al progetto

Il Comune “divorzia” dal “Parco del negroamaro”

L’accusa: “Hanno inferto un colpo all’economia guagnanese”; la replica: “Rischiavamo di essere fagocitati in un carrozzone
GUAGNANO – Il Comune decide di uscire dal “Parco del negroamaro”. E scoppia la polemica. Il consigliere di opposizione Salvatore Guerrieri (Pd) critica l’Amministrazione di centrodestra per aver annullato, nell’ultima seduta del Consiglio, una precedente delibera di adesione al progetto. La clamorosa “inversione”, adottata a pochi giorni dalla costituzione della “Società consortile Parco del negroamaro” (prevista per ieri, presso palazzo dei Celestini) sarebbe conseguenza del mancato riscontro alla richiesta di un posto nel Consiglio di amministrazione della nuova istituzione.
“Con un colpo di mano – dice Guerrieri – il sindaco e la sua maggioranza hanno inferto un attacco all’economia guagnanese. In Consiglio ho cercato in tutti i modi di farli ragionare, spiegando che stare nel Parco del negroamaro significa partecipare a tutte le risorse economiche che sul territorio verranno distribuite per infrastrutture, strade, turismo e aziende. L’uscita dal Parco – conclude – è l’ennesimo fallimento di questa Amministrazione, buona solo a fare annunci”.
All’accusa replica il capogruppo del Pdl Francois Imperiale: “Non si è trattato di una decisione schizofrenica dettata da mere ritorsioni elettorali nei confronti di qualcuno. Tale scelta, invece, è un modo di opporsi a chi, deliberatamente, continua a considerare Guagnano e il Nord Salento in genere, terra di conquista non meritevole di alcun tipo di attenzione. Fin dall’inizio abbiamo avuto la sensazione che all’interno del Parco si volevano includere realtà che poco avevano a che vedere con il Negroamaro, e che c’era il rischio di essere fagocitati in un carrozzone in cui rischiavamo di avere una posizione marginale. Proprio per scongiurare questo rischio era stata posta la condizione di far entrare Guagnano tra i membri del Consiglio di amministrazione. Di tale esigenza non si è tenuto conto, ricevendo semplicemente l’invito a presentarci presso un notaio per la ratifica della nascita del Consorzio. A questo modo di fare – conclude - abbiamo detto no”.
Rosario Faggiano