LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/X - 14 ottobre 2017)
SALICE – La pubblicazione dell’avviso scatena le polemiche di tanti professionisti che accusano l’Amministrazione di aver creato categorie di serie A e B
"Il Comune ostacola i giovani avvocati"
La lista agevolerebbe i cassazionisti a danno dei semplici iscritti all’albo ponendo limiti economici solo agli ultimi
Duro attacco del presidente dell’Aiga, Andrea Conte, che chiede il ritiro del bando per gli incarichi
SALICE – “L’avviso per l’affidamento di incarichi legali? Un illegittimo regalo a pochi in danno di molti”. L’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) di Lecce chiede al Comune il ritiro, in autotutela, del recente bando pubblicato sul sito dell’Ente.
Si tratta della costituzione di un elenco aperto di avvocati, da utilizzare per l’affidamento di incarichi in controversie giudiziarie, diviso in sei sezioni.
Le prime cinque, differenziate per branche del diritto e riservate agli iscritti all’Albo dei patrocinanti in Cassazione, non hanno limite rispetto al valore della causa.
La sesta, per gli iscritti solo all’Albo degli avvocati, prevede invece un importo delle controversie non superiore ai 25mila euro. La presa di posizione di Aiga è proprio contro questa limitazione.
“Parliamo – dice l’avvocato Andrea Conte, presidente di Aiga Lecce – di una nuova categoria giuridica, non contemplata nel nostro ordinamento perché, mentre le prime cinque sezioni sono aperte solo agli avvocati abilitati al patrocinio presso giurisdizioni superiori, la sesta, quella di nuova creazione comunale, è riservata agli altri avvocati, quelli che per scelta o per età non siano cassazionisti”.
Secondo Conte il valore ridotto delle controversie della sesta sezione, avrebbe creato “un’ingiusta e illegittima disparità di trattamento”, anche in considerazione del fatto che “i non cassazionisti sono in numero ben maggiore rispetto ai cassazionisti”.
“Il limite di 25mila euro – spiega – è previsto dalla legge solo per i praticanti abilitati. Per chi sia già avvocato, avendo già sostenuto l’esame di stato, questo limite non ha alcun senso. Per essere pienamente legittimo il bando avrebbe dovuto prevedere una sezione per le domande dei patrocinanti nelle giurisdizioni superiori, lasciando le altre a tutti gli altri avvocati. Aiga stigmatizza siffatta scelta ed invita il sindaco a ripensare il bando, ripubblicandolo solo quando saranno fatti salvi i principi di imparzialità. Aiga vigilerà affinché i diritti dei giovani avvocati vengano rispettati, riservandosi di valutare ogni azione di tutela”.
Si tratta della costituzione di un elenco aperto di avvocati, da utilizzare per l’affidamento di incarichi in controversie giudiziarie, diviso in sei sezioni.
Le prime cinque, differenziate per branche del diritto e riservate agli iscritti all’Albo dei patrocinanti in Cassazione, non hanno limite rispetto al valore della causa.
La sesta, per gli iscritti solo all’Albo degli avvocati, prevede invece un importo delle controversie non superiore ai 25mila euro. La presa di posizione di Aiga è proprio contro questa limitazione.
“Parliamo – dice l’avvocato Andrea Conte, presidente di Aiga Lecce – di una nuova categoria giuridica, non contemplata nel nostro ordinamento perché, mentre le prime cinque sezioni sono aperte solo agli avvocati abilitati al patrocinio presso giurisdizioni superiori, la sesta, quella di nuova creazione comunale, è riservata agli altri avvocati, quelli che per scelta o per età non siano cassazionisti”.
Secondo Conte il valore ridotto delle controversie della sesta sezione, avrebbe creato “un’ingiusta e illegittima disparità di trattamento”, anche in considerazione del fatto che “i non cassazionisti sono in numero ben maggiore rispetto ai cassazionisti”.
“Il limite di 25mila euro – spiega – è previsto dalla legge solo per i praticanti abilitati. Per chi sia già avvocato, avendo già sostenuto l’esame di stato, questo limite non ha alcun senso. Per essere pienamente legittimo il bando avrebbe dovuto prevedere una sezione per le domande dei patrocinanti nelle giurisdizioni superiori, lasciando le altre a tutti gli altri avvocati. Aiga stigmatizza siffatta scelta ed invita il sindaco a ripensare il bando, ripubblicandolo solo quando saranno fatti salvi i principi di imparzialità. Aiga vigilerà affinché i diritti dei giovani avvocati vengano rispettati, riservandosi di valutare ogni azione di tutela”.
Rosario Faggiano