LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XVII – 3 luglio 2015)

L’EVENTO – “Charme in rosa” con vini e oli di Puglia

Il rosato dop protagonista a Torre del Parco

Il rosato dop protagonista a Torre del Parco
Amedeo Pasquino: “Mezzo secolo di attività dell'Ais, 500 soci con tutto l’orgoglio di essere sommelier”





Il rosato pregiato, dop e igp, e l’olio extravergine di Puglia protagonisti in una kermesse promossa dalla delegazione di Lecce dell’Associazione italiana sommelier.

Stasera, alle 20.30, nella dimora storica di Torre del Parco, sarà di scena la nuova edizione di “Charme in Rosa”, una speciale degustazione di prodotti di qualità di numerose cantine e aziende olearie.

Gli enoappassionati, i turisti e i buongustai potranno apprezzare non solo vini rosati e oli extravergini, ma anche prodotti da forno, salumi, formaggi e spiedini di carne.

La manifestazione sarà anche occasione per dibattere temi riguardanti i settori di interesse dell’Ais.

Ad Amedeo Pasquino, presidente della delegazione di Lecce, abbiamo posto alcune domande.

Cosa si aspetta dall’edizione 2015 di “Charme in rosa”?

"La partecipazione di tanti enoappassionati provenienti da tutta la Puglia e non solo. Ci aspettiamo la presenza anche di numerosi turisti i quali avranno l’irripetibile possibilità, forse meglio dire la ‘fortuna’, di apprezzare oltre 150 etichette di vini rosati e oltre 50 oli extravergine pugliesi, in abbinamento ad eccellenze gastronomiche del territorio".

Qual è l’importanza del rosato per la Puglia?

"Con orgoglio possiamo sostenere che il primo rosato ad essere imbottigliato in Italia è stato quello salentino nel lontano 1943 (Five Roses di Leone de Castris, ndr). E non è poco. Ormai i rosé di Puglia sono apprezzati in tutto il mondo, nelle diverse tipologie, compreso gli spumanti. E’ un vino con una sua precisa identità, risultato di un processo di vinificazione specifico, degno compagno di molti piatti della più autentica cucina pugliese".

Essere sommelier oggi: una passione o una professione?

"La nostra associazione, che festeggia il mezzo secolo di attività, conta nella provincia di Lecce oltre 550 soci. Siamo la delegazione più numerosa del Sud Italia. Questa è una grande soddisfazione che ci stimola a fare sempre meglio. Rilevo con grande piacere che le quote rosa sono sempre più numerose, quasi il 50 per cento. I partecipanti ai corsi sono soprattutto appassionati, dirigenti della pubblica amministrazione, avvocati, commercialisti, medici, magistrati e così via. Ma devo dire che negli ultimi anni, finalmente, stanno aumentando anche gli addetti ai lavori. Il sommelier é sempre più richiesto nei ristoranti e durante gli eventi. Molti, pertanto, stanno trovando lavoro, nonostante il periodo di piena crisi" .

Qual è il percorso per diventare Sommelier?

"Bisogna frequentare tre livelli di formazione, per un totale di 45 lezioni, svolte in sessioni pomeridiane e serali. Il primo livello è dedicato alla viticoltura e alla tecnica della degustazione; il secondo alla tecnica della degustazione e alla enografia italiana ed internazionale; il terzo alla tecnica dell’abbinamento cibo-vino".

Le principali attività dell’Ais Lecce?

"Nel capoluogo, oltre ai corsi, organizziamo degustazioni verticali, orizzontali, masterclass champagne, con oltre 100 partecipanti per volta. Siamo anche impegnati nel sociale. Il 10 giugno scorso, ad esempio, nell’Hotel Tiziano abbiamo organizzato una degustazione di vini del vignaiolo Claudio Quarta raccogliendo 1.560 euro che abbiamo devoluto alla “Casa della Carità” di Lecce, presieduta da Don Attilio Mesagne, direttore della Caritas Diocesana. Fra i nostri ospiti, Marcello Masi, direttore del TG2 Rai e appassionato di enogastronomia".
 
Rosario Faggiano 



* Titolo dell’articolo pubblicato dalla Gazzetta: “Charme in rosa” con vini e oli di Puglia
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