LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/V – 29 ottobre 2012)

NORD SALENTO – Figlia di un prigioniero di guerra e di una cittadina britannica, vuole incontrare i familiari

Il silenzio dei fratelli di Doreen

Il passato che ritorna quasi 70 anni dopo. Ci saranno, domani, davanti alla tomba del padre di tutti e tre?
Il commovente appello della signora inglese è giunto a destinazione con la Gazzetta di Lecce
L’appello di Doreen Richardson, la signora inglese figlia di un prigioniero di guerra salentino, è giunto a destinazione. I suoi due fratelli, tramite la “Gazzetta”, hanno appreso il suo desiderio di incontrarli, domani alle 10, vicino alla tomba del cimitero dove riposa Antonio (nome di fantasia), l’italiano che fra il 1942 e il 1944 ebbe una storia d’amore con Kathleen Collier, madre di Doreen. Una storia d’amore bellissima ma “sofferta” perché ostacolata, fin dall’inizio, da contesti sfavorevoli e poi finita per sempre dopo il rientro dei prigionieri di guerra in madrepatria. Antonio si sposò con un’altra donna dopo qualche anno e lo stesso fece, in Inghilterra, Kathleen la quale si legò ad un altro uomo per tutta la vita. Doreen, sessantotto anni, ha deciso che è arrivato il momento di conoscere i suoi fratelli, nati dal matrimonio in Italia di Antonio. Al momento non è dato sapere se i suoi congiunti accoglieranno positivamente o meno l’invito. Il loro stato d’animo è comprensibile. L’emozione, per qualcosa che certamente non capita tutti i giorni, probabilmente è stata troppo forte. Forse sono stati colti di sorpresa dalla visita in Italia di Doreen, forse non s’aspettavano di dover fare un giorno quest’incontro, forse non sapevano, con assoluta certezza, di avere una sorella. Forse. Eppure Doreen ha conosciuto Antonio nel 1960, durante il loro unico incontro avvenuto in Inghilterra (voluto da lei quando ha scoperto, quasi per caso, la verità che la riguardava). Successivamente, nel corso degli anni, padre e figlia si sono mantenuti sempre in contatto attraverso lo scambio di diverse lettere. Doreen ha cercato, prima di decidere di venire in Puglia, ospite ad Ostuni della famiglia del professore universitario di biochimica John Gorrod, di mettersi in contatto con i suoi fratelli, ma le sue lettere sono ritornate al mittente. La sua speranza è ora che l’appello venga accolto favorevolmente e che domani possa, dopo anni di attesa, abbracciare suo fratello e sua sorella.
Rosario Faggiano