LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX – 26 genn. 2011)

SALICE SALENTINO – Esposti anche macchinari per la produzione del vino e l’imbottigliamento

In mostra in un museo l’impegno dei viticoltori

La storia vinicola del territorio “raccontata” dai cimeli e dagli antichi documenti custoditi nel museo “Piero e Salvatore Leone De Castris”. L’esposizione, inaugurata l’anno scorso all’interno dell’azienda, è ormai una realtà importante a disposizione dei visitatori e dei turisti del vino. Voluta dal Piernicola Leone de Castris, l’iniziativa è anche testimonianza dell’impegno pionieristico dei viticoltori salentini i quali, attraverso decenni di sacrifici e di duro lavoro, hanno contribuito a far conoscere a livello internazionale l’eccellenza dei prodotti locali.
Attraverso la visita del museo, che occupa circa mille metri quadri del piano superiore degli stabilimenti aziendali, si possono “riscoprire” antichi macchinari, un vecchio “traìno”, due calessi, impianti di imbottigliamento, torchi, pompe e tappatrici. Nelle diverse bacheche a muro sono collocate rarissime bottiglie di “Moscatello” del 1925, di “Five Roses” del 1943, di “Negrino” del 1948 e di “Salice Salentino” del 1954. Sono esposti, inoltre, documenti storici originali e foto d’epoca.
Il museo, insomma, consente un vero e proprio “viaggio nel passato”, attraverso quasi tre secoli e mezzo di storia aziendale (la fondazione della Casa, dovuta al duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco, conte di Lemons, risale al 1665).
La “Leone de Castris”, dopo aver commercializzato a lungo soltanto prodotto sfuso, cominciò ad imbottigliare nel 1925. Attualmente produce circa due milioni e mezzo di bottiglie, comprendenti pregiate etichette di rossi, rosati, bianchi e spumanti. Nel 1943 fu la prima, in Italia, ad imbottigliare un rosato (il “Five roses”). Nel 1954 lanciò il “Salice Salentino rosso”. Quest’ultimo, grazie al successo ottenuto in tutto il mondo, agli inizi degli anni ’70 determinò la nascita della celebre denominazione di origine controllata. Quindi (anni ’80), è stata avviata la produzione del “Donna Lisa riserva”, “Pierale”, “Imago”, “Illemos”, “Villa Santera” e degli spumanti “Don Piero” e “Donna Lisetta”. (ros.fag.)