LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (p. Le/VII - 28 maggio 2020)

VEGLIE – Il sindaco Claudio Paladini contesta la mozione che si discuterà il 3 giugno

"Inutile e pericoloso sfiduciarmi e far commissariare la città"

VEGLIE – “I consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia si dovranno assumere la responsabilità di aver affidato il paese nelle mani di un Commissario in un momento di emergenza sanitaria”.

Il sindaco Claudio Paladini attacca i promotori dell’atto che, probabilmente, determinerà la fine del percorso della sua Amministrazione, ora in proroga a seguito del Covid. Si terrà il 3 giugno, infatti, la seduta consiliare convocata per l’esame della mozione presentata da 10 consiglieri (7 dell’opposizione, fra cui 2 eletti nella lista di maggioranza, e 3 ex assessori). (...) A quanto sembra, in questi giorni non ci sarebbe stato nessun riavvicinamento fra le parti. E da qui, con un video messaggio sui social e con una nota, Paladini passa al contrattacco.

“A Veglie – dice Paladini – accade di tutto grazie all’improvvida e sconsiderata azione di qualche solito noto in cerca di visibilità. Che senso ha discutere una mozione di sfiducia al sindaco il 3 giugno quando il suo mandato è già terminato il 31 maggio? È una situazione paradossale, frutto di chissà quale ingegnoso pensiero e giochetto politico... (continua).
Rosario Faggiano

Articolo integrale pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ed.Salento