LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/11 – 16 dicembre 2007)

Evitarono che il loro elicottero si schiantasse su una scuola, nel Padovano

La grande attualità di quel dolore

GUAGNANO – “Altri cinque nomi si aggiungono alla lunghissima lista di eroi caduti in volo, e questo è certamente un grave lutto. Ma è ancora motivo di esaltazione che, in un mondo sconvolto, ci siano ancora giovani fedeli alla propria missione, giovani che credono nei valori, giovani che sanno vivere. E la morte dei cinque aviatori mette proprio in risalto la vita. Alle comunità civili e religiose cui i cinque caduti appartenevano va l’impegno di custodire e tramandare la memoria e l’esempio di questi giovani testimoni della vita e della speranza”. Con queste parole, pronunciate a Grottaglie, durante il solenne rito funebre celebrato nell’hangar dell’aeroporto militare “Arlotta”, l’arcivescovo di Taranto Guglielmo Motolese salutò per l’ultima volta i cinque aviatori scomparsi. La cronaca di quella triste giornata, offerta da Giuseppe Mazzarino attraverso le pagine de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, testimonia l’alto valore civico riconosciuto, non solo all’atto eroico compiuto, ma anche alla missione svolta giornalmente da ognuno degli aviatori scomparsi, soprattutto a beneficio di coloro che si trovavano in situazioni di pericolo o di bisogno (feriti in incidenti gravi, ammalati da trasportare per trapianti urgenti, popolazioni isolate per calamità naturali, ecc.).Un messaggio, quello dell’arcivescovo Motolese, che è tuttora di estrema attualità in una società abbagliata da mille frivolezze e fugaci interessi. Un messaggio che Guagnano, insieme agli altri Comuni pugliesi interessati, ha saputo cogliere pienamente celebrando il 30° anniversario della tragedia. (r.f.)