LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IV - 13 settembre 2016)

L’ALLARME DEI PRODUTTORI. I terreni intrisi d’acqua, minacciano il deterioramento dei frutti

"Le piogge incessanti mettono a rischio la vendemmia e la produzione di uve"





Vendemmia a rischio a causa delle piogge insistenti. A lanciare l’allarme è Angelo Maci, presidente di “Cantine Due Palme”.

Nell’area vitata di competenza dei circa mille soci della cooperativa, oltre 2400 ettari nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, circa l’85 per cento delle uve non sono state ancora vendemmiate.

Quasi tutto il Negroamaro, il 40 per cento di Primitivo e altre uve quantitativamente meno rilevanti (Susumaniello, Montepulciano, Malvasia nera, ecc.), risultano ancora sulle piante.

Maci ritiene il momento “terribile per l’agricoltura salentina”. Una situazione impensabile all’inizio del mese, quando le previsioni vendemmiali erano considerate “ottime”.

Le prospettive, almeno per le uve da cui si ricaveranno la gran parte dei vini rossi, ora sembrano diverse. Il perdurare delle piogge, in molti vigneti sta creando le condizioni per lo sviluppo di muffa e marciume. Maci, pertanto, si è già rivolto alle Istituzioni nazionali e regionali per chiedere supporto alla viticoltura. E ieri pomeriggio ha pure convocato un’assemblea straordinaria dei soci.

«Prevedere una perdita di produzione del 50 per cento se il tempo non migliora – dice Maci - è un rischio che prende sempre più forma. La situazione è difficile e drammatica. Le piogge alluvionali verificatesi dal 6 settembre hanno determinato danni gravissimi. Tale situazione sta causando decadimento della qualità generale delle produzioni. Le piogge non permettono ai viticoltori di poter iniziare le operazioni di vendemmia perché i terreni sono intrisi di acqua”.
Rosario Faggiano