LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/2 del 10 ottobre 2008)
IL CASO – Lo svellimento apre la strada alla desertificazione
Migliaia di ettari pronti all’estirpazione
I contadini puntano agli incentivi dell’Europa
In arrivo una nuova ondata di estirpazioni di vigneti. Le domande per ottenere incentivi, presentate entro il 15 settembre scorso ai sensi del nuovo regolamento Ue, in Puglia sono 6900, per un totale di 6930 ettari. Al momento non sono ancora disponibili, perché in fase di elaborazione da parte dell’Agea, i dati definitivi riferiti alle singole province. Gli operatori del settore, tuttavia, ritengono che una buona parte dei vigneti destinati ad essere distrutti siano localizzati proprio nel Salento.
Secondo Angelo Maci “le zone del foggiano, dove si producono 400-500 quintali ad ettaro, non dovrebbero essere interessate. L’estirpazione, invece, dovrebbe riguardare soprattutto il Salento e, in particolare, i terreni con forme di allevamento ad alberello”.
Quest’ultimo è il più caratteristico e pregiato dell’area, ma anche quello con la più bassa resa per ettaro e con i più alti costi di coltivazione.
Guido Pagliara, imprenditore agricolo di Campi, è del parere che “lo svellimento dei vigneti sarà maggiore nelle zone dove le cantine cooperative sono in crisi”.
“Il contadino che non ha il reddito giusto dal suo vigneto – spiega Gianvito Rizzo - si troverà costretto ad estirpare. Ciò determinerà un effetto devastante. Avremo un impoverimento del territorio con il rischio di desertificazione. Ma la botta finale sarà la mancanza della base produttiva per le cantine sociali le quali, finora, sono sopravvissute con il conferimento dei piccoli produttori e degli anziani. Per non rischiare di chiudere – conclude - queste cantine dovranno finalmente arrivare alla conclusione di unirsi”.
La nuova Ocm vino ha stabilito che in Italia possano essere estirpati massimo 58.435 ettari di vigneti (in tutta l’Ue 175mila). Alla Puglia, seconda produttrice nazionale con 105.601 ettari, è stato assegnato il plafond di 10.560 ettari, pari al 10% della superficie vitata regionale. Questo tetto massimo potrà essere raggiunto, a partire dal 2008, entro tre anni. Per le campagne 2009/2010 e 2010/11, pertanto, gli interessati potranno presentare nuove istanze di espianto all’Agea, tramite i Centri autorizzati di Assistenza Agricola (Caa), dall’1 luglio di ogni anno di riferimento (2009 e 2010).
“Chi non estirperà - – sottolinea Giovanni Renis – non lo farà perché ha deciso di scommettere sulla viticoltura o perché ha una speranza di una ripresa del settore. Semplicemente non potrà presentare domanda a causa della normativa restrittiva che prevede la valutazione del premio sulla base della produttività documentata degli ultimi cinque anni”.
A tal proposito l’apposito decreto del ministro delle Politiche agricole del 23 luglio 2008, precisa che la resa storica sulla quale viene calcolato il premio è stabilita “sulla base della resa media aziendale risultante dalle dichiarazioni di raccolta di cinque campagne comprese tra la campagna 2003/2004 e la campagna 2007/2008, con esclusione delle campagne con la resa più elevata e la resa più bassa”.
La tempistica prevista per le domande già presentate è la seguente: entro l’1 febbraio 2009 l’Agea comunicherà l’accoglimento; entro il 31 maggio dello stesso anno i viticoltori dovranno estirpare l’impianto ed entro il successivo 15 ottobre i beneficiari riceveranno i premi. (r.f)
Secondo Angelo Maci “le zone del foggiano, dove si producono 400-500 quintali ad ettaro, non dovrebbero essere interessate. L’estirpazione, invece, dovrebbe riguardare soprattutto il Salento e, in particolare, i terreni con forme di allevamento ad alberello”.
Quest’ultimo è il più caratteristico e pregiato dell’area, ma anche quello con la più bassa resa per ettaro e con i più alti costi di coltivazione.
Guido Pagliara, imprenditore agricolo di Campi, è del parere che “lo svellimento dei vigneti sarà maggiore nelle zone dove le cantine cooperative sono in crisi”.
“Il contadino che non ha il reddito giusto dal suo vigneto – spiega Gianvito Rizzo - si troverà costretto ad estirpare. Ciò determinerà un effetto devastante. Avremo un impoverimento del territorio con il rischio di desertificazione. Ma la botta finale sarà la mancanza della base produttiva per le cantine sociali le quali, finora, sono sopravvissute con il conferimento dei piccoli produttori e degli anziani. Per non rischiare di chiudere – conclude - queste cantine dovranno finalmente arrivare alla conclusione di unirsi”.
La nuova Ocm vino ha stabilito che in Italia possano essere estirpati massimo 58.435 ettari di vigneti (in tutta l’Ue 175mila). Alla Puglia, seconda produttrice nazionale con 105.601 ettari, è stato assegnato il plafond di 10.560 ettari, pari al 10% della superficie vitata regionale. Questo tetto massimo potrà essere raggiunto, a partire dal 2008, entro tre anni. Per le campagne 2009/2010 e 2010/11, pertanto, gli interessati potranno presentare nuove istanze di espianto all’Agea, tramite i Centri autorizzati di Assistenza Agricola (Caa), dall’1 luglio di ogni anno di riferimento (2009 e 2010).
“Chi non estirperà - – sottolinea Giovanni Renis – non lo farà perché ha deciso di scommettere sulla viticoltura o perché ha una speranza di una ripresa del settore. Semplicemente non potrà presentare domanda a causa della normativa restrittiva che prevede la valutazione del premio sulla base della produttività documentata degli ultimi cinque anni”.
A tal proposito l’apposito decreto del ministro delle Politiche agricole del 23 luglio 2008, precisa che la resa storica sulla quale viene calcolato il premio è stabilita “sulla base della resa media aziendale risultante dalle dichiarazioni di raccolta di cinque campagne comprese tra la campagna 2003/2004 e la campagna 2007/2008, con esclusione delle campagne con la resa più elevata e la resa più bassa”.
La tempistica prevista per le domande già presentate è la seguente: entro l’1 febbraio 2009 l’Agea comunicherà l’accoglimento; entro il 31 maggio dello stesso anno i viticoltori dovranno estirpare l’impianto ed entro il successivo 15 ottobre i beneficiari riceveranno i premi. (r.f)