LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 13 ottobre 2010)
SALICE – Battaglia contro il fotovoltaico
“No alla centrale”, dal Pd arriva l’ennesimo stop
SALICE – Il Partito democratico è contrario alla nuova immensa centrale fotovoltaica prevista in località “Monteruga”. L’impianto, di 75 mw per una superficie di circa 200 ettari, è stato proposto da otto società (a quanto pare tutte del gruppo Zamparini) in un’area già interessata dalla realizzazione di altri grandi insediamenti per la produzione di energia solare (Belpower e Italgest).
“Il Pd locale – precisa il segretario Emanuele Fina - continua ad essere favorevole allo sviluppo di fonti energetiche alternative a patto, però, che tali impianti vengano realizzati in maniera compatibile con il territorio e con la sua vocazione agricola, anche al fine di non alterarne l’aspetto paesaggistico che, soprattutto negli ultimi anni, ha consentito lo sviluppo delle aziende agrituristiche della zona. Esprimiamo, pertanto, forte preoccupazione per un impianto di così grosse dimensioni e riteniamo sia necessario il rispetto delle regole. Tenuto conto dell’evidente collegamento funzionale che presentano gli otto impianti da 9.4 mw, la Provincia deve accogliere l’invito della Regione sottoponendo l’impianto in questione a Valutazione di impatto ambientale”.
Fina, nell’occasione, lancia una frecciata al consigliere comunale e provinciale Tonino Rosato (Pdl).
“Sono rammaricato – dice - per il silenzio assordante del consigliere provinciale del collegio, in passato capopolo senza seguito di battaglie contro altri impianti di energie alternative nell’agro di Salice come quello della Italgest. Rosato, nonostante il dibattito che da giorni vede impegnati tutti i rappresentanti istituzionali della zona, ad oggi non è ancora intervenuto per chiedere che venga rispettato il dettato normativo che impone alla Provincia l’obbligo di sottoporre l’impianto a Via e, quindi, per tutelare il territorio che rappresenta”.
“Il Pd locale – precisa il segretario Emanuele Fina - continua ad essere favorevole allo sviluppo di fonti energetiche alternative a patto, però, che tali impianti vengano realizzati in maniera compatibile con il territorio e con la sua vocazione agricola, anche al fine di non alterarne l’aspetto paesaggistico che, soprattutto negli ultimi anni, ha consentito lo sviluppo delle aziende agrituristiche della zona. Esprimiamo, pertanto, forte preoccupazione per un impianto di così grosse dimensioni e riteniamo sia necessario il rispetto delle regole. Tenuto conto dell’evidente collegamento funzionale che presentano gli otto impianti da 9.4 mw, la Provincia deve accogliere l’invito della Regione sottoponendo l’impianto in questione a Valutazione di impatto ambientale”.
Fina, nell’occasione, lancia una frecciata al consigliere comunale e provinciale Tonino Rosato (Pdl).
“Sono rammaricato – dice - per il silenzio assordante del consigliere provinciale del collegio, in passato capopolo senza seguito di battaglie contro altri impianti di energie alternative nell’agro di Salice come quello della Italgest. Rosato, nonostante il dibattito che da giorni vede impegnati tutti i rappresentanti istituzionali della zona, ad oggi non è ancora intervenuto per chiedere che venga rispettato il dettato normativo che impone alla Provincia l’obbligo di sottoporre l’impianto a Via e, quindi, per tutelare il territorio che rappresenta”.
Rosario Faggiano