LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/12 del 21 settembre 2008)
GUAGNANO - Acceso incontro in Comune. La linea del “no” all’opificio della Oil Salento nel Parco del Negroamaro continua a riscuotere consensi
“Non ci opporremo al ricorso al Tar”
Il sindaco di Veglie interviene al dibattito contro il sansificio e stempera gli animi
“Il tecnico che ha rilasciato l’autorizzazione si difenderà a proprie spese”
GUAGNANO – “Se i Comuni del circondario faranno ricorso al Tar contro il sansificio, noi non ci costituiremo in giudizio”. Fernando Fai, primo cittadino di Veglie, durante l’incontro dell’altra sera promosso da “Cantiere democratico”, è stato chiaro: “L’Amministrazione che rappresento non interverrà nel procedimento dinanzi al giudice amministrativo. Il nostro tecnico comunale, nel rilasciare l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto della Oil Salento, ha esercitato una sua prerogativa prevista dalla normativa. Se in ragione del suo operato riterrà di doversi difendere, sarà libero di farlo a proprie spese”.
Questa “comunicazione” di Fai ha contribuito non poco a rendere “ricco di contenuti” il dibattito che l’altra sera si è sviluppato sul tema “Sansificio di Veglie: tra libertà economica e diritto alla salute e allo sviluppo”. L’appuntamento, inizialmente previsto in piazza del Rosario e poi spostato nell’Aula consiliare a causa della pioggia, si è svolto alla presenza di tecnici, medici, politici e, soprattutto, di molti cittadini. I protagonisti principali del confronto, tutto sommato abbastanza corretto e pacato, sono stati soprattutto i tecnici “esterni” contrari al sansificio e i rappresentanti della Oil Salento (ovviamente favorevoli all’impianto). I primi erano rappresentati dallo pneumologo e capogruppo di “Cantiere democratico” Guido Marzo, dal chimico Lino Rollo, dal medico Nicola Gennachi e dal presidente di “Italia nostra” Antonio Costantini; la seconda dal direttore del sansificio Mauro Spagnulo, dall’ingegnere progettista Giuseppe Coluccia, dal chimico Franco Mazzotta e dal perito tecnico Salvatore Bove. L’incontro è stato diretto dal coordinatore di “Cantiere democratico” Vincenzo Carbone.
Le due parti hanno sostenuto le proprie ragioni senza, però, raggiungere alcun punto d’incontro. A quanto si è capito la Oil Salento, che ha sostenuto l’assoluta affidabilità tecnologica dell’impianto e l’assenza di rischi per la salute pubblica, porterà avanti il suo progetto (anche se ridimensionato alla sola produzione di nocciolino di sansa).
Contro al sansificio, invece, si sono espressi tutti gli altri numerosi intervenuti.
Oltre a Fai, hanno preso la parola, fra gli altri, il consigliere regionale Piero Manni, il vicesindaco di Guagnano Cosimo Marcucci, il segretario cittadino del Pd Angelo Metrangolo, il presidente dell’Unione dei Comuni “Nord Salento” Valerio Vitale, il capogruppo del Pd Salvatore Guerrieri, il consigliere Francois Imperiale e il vice coordinatore di “Cantiere democratico” Gianvito Rizzo.
In particolare Manni ha sottolineato che “il sansificio è in contraddizione con il progetto di sviluppo della Regione”; Marcucci ha ribadito che è “politicamente sbagliato consentire la costruzione dell’impianto nell’area del Negroamaro; bisogna, invece, valorizzare le nostre risorse”. Guerrieri, infine, ha aggiunto: “Abbiamo già un territorio martoriato; è necessario evitare che si sommino altri fattori di inquinamento”.
Questa “comunicazione” di Fai ha contribuito non poco a rendere “ricco di contenuti” il dibattito che l’altra sera si è sviluppato sul tema “Sansificio di Veglie: tra libertà economica e diritto alla salute e allo sviluppo”. L’appuntamento, inizialmente previsto in piazza del Rosario e poi spostato nell’Aula consiliare a causa della pioggia, si è svolto alla presenza di tecnici, medici, politici e, soprattutto, di molti cittadini. I protagonisti principali del confronto, tutto sommato abbastanza corretto e pacato, sono stati soprattutto i tecnici “esterni” contrari al sansificio e i rappresentanti della Oil Salento (ovviamente favorevoli all’impianto). I primi erano rappresentati dallo pneumologo e capogruppo di “Cantiere democratico” Guido Marzo, dal chimico Lino Rollo, dal medico Nicola Gennachi e dal presidente di “Italia nostra” Antonio Costantini; la seconda dal direttore del sansificio Mauro Spagnulo, dall’ingegnere progettista Giuseppe Coluccia, dal chimico Franco Mazzotta e dal perito tecnico Salvatore Bove. L’incontro è stato diretto dal coordinatore di “Cantiere democratico” Vincenzo Carbone.
Le due parti hanno sostenuto le proprie ragioni senza, però, raggiungere alcun punto d’incontro. A quanto si è capito la Oil Salento, che ha sostenuto l’assoluta affidabilità tecnologica dell’impianto e l’assenza di rischi per la salute pubblica, porterà avanti il suo progetto (anche se ridimensionato alla sola produzione di nocciolino di sansa).
Contro al sansificio, invece, si sono espressi tutti gli altri numerosi intervenuti.
Oltre a Fai, hanno preso la parola, fra gli altri, il consigliere regionale Piero Manni, il vicesindaco di Guagnano Cosimo Marcucci, il segretario cittadino del Pd Angelo Metrangolo, il presidente dell’Unione dei Comuni “Nord Salento” Valerio Vitale, il capogruppo del Pd Salvatore Guerrieri, il consigliere Francois Imperiale e il vice coordinatore di “Cantiere democratico” Gianvito Rizzo.
In particolare Manni ha sottolineato che “il sansificio è in contraddizione con il progetto di sviluppo della Regione”; Marcucci ha ribadito che è “politicamente sbagliato consentire la costruzione dell’impianto nell’area del Negroamaro; bisogna, invece, valorizzare le nostre risorse”. Guerrieri, infine, ha aggiunto: “Abbiamo già un territorio martoriato; è necessario evitare che si sommino altri fattori di inquinamento”.
Rosario Faggiano