IL CORRIERE VINICOLO (pag. 8 – 10 dicembre 2012)

Controlli Igp

Puglia, una situazione in forte evoluzione

Cinquecento operatori vitivinicoli aderenti al sistema di controllo delle Igp pugliesi, circa 350milioni di litri di vino dichiarati e oltre 30milioni di litri di vino sfuso oggetto di compravendite negli ultimi quattro mesi. Questi i “numeri” più significativi dell’attività della Camera di Commercio di Taranto, autorità pubblica designata dal Ministero delle Politiche agricole per lo svolgimento dei controlli previsti dall’articolo 118 septdecies del Regolamento (Ce) n. 1234 del 2007, svolta nella fase di istituzione ed avviamento del nuovo servizio riguardante le Igp “Puglia”, “Salento”, “Tarantino”, “Valle d’Itria”, “Murgia” e “Daunia”. Dall’1 agosto 2012, l’organismo camerale jonico è diventato l’unico punto di riferimento regionale per tutti i soggetti che operano all’interno della filiera delle Indicazioni geografiche. Attraverso una procedura obbligatoria, denominata di “assoggettamento”, gli interessati (vinificatori, imbottigliatori e intermediari) hanno richiesto di essere inseriti negli elenchi specifici previsti dalla normativa. Si tratta, naturalmente, di adesioni numericamente ancora parziali, tuttora in fase di completamento, anche grazie all’opera di rilevamento (soprattutto indiretto) curata dall’apposito Organismo camerale guidato da Claudia Sanesi (responsabile struttura) e Federico Casavola (responsabile controlli). Al momento, dunque, i cinquecento operatori finora “assoggettati”, devono considerarsi soltanto una parte di quelli potenzialmente interessati alla produzione Igp regionale. Di questi, secondo stime, soltanto il 50 per cento sono pugliesi, il resto sono vinificatori, imbottigliatori e intermediari del nord e del centro Italia (ma anche della Campania e della Sicilia). Lo stesso discorso vale per i quantitativi di prodotto finora dichiarati. Quelli rilevati, infatti, potrebbero essere notevolmente inferiori rispetto ai quantitativi effettivamente stoccati nelle innumerevoli cantine, anche di fuori regione. Si dovrà attendere ancora, pertanto, per avere un quadro definitivo della situazione (tuttora si registra una media di 5-6 assoggettamenti al giorno). Il più delle volte gli operatori non censiti vengono rilevati in fase di dichiarazione delle compravendite di vino. E’ in questa circostanza, infatti, che la Struttura di controllo rileva eventuali soggetti non iscritti agli elenchi. In seguito al riscontro dell’inadempienza, d’ufficio viene quindi attivato l’iter per acquisire dall’operatore ancora non “assoggettato” le dichiarazioni dovute per legge, a decorrere dall’1 agosto 2012.
La procedura per l’adesione obbligatoria al sistema dei controlli di conformità, la normativa di riferimento e i diversi stampati per comunicare alla Struttura camerale (tramite fax o posta elettronica) le giacenze al 31 luglio 2012 e i quantitativi di vino detenuti fino alla data di assoggettamento, nonché l’acquisto e vendita vino, le operazioni di imbottigliamento, le riclassificazioni di movimentazione di cantina e le operazioni di taglio, assemblaggio, arricchimento e frizzantatura dei vini Ig, sono disponibili sul sito www.camcomtaranto.gov.it/ (sezione “agricoltura”).

I dati oggi disponibili

Dai dati disponibili, aggiornati alla fine di novembre, emerge che i quantitativi dichiarati riguardano essenzialmente le annate dal 2007 al 2012 (ma c’è anche qualche partita del 2006). La maggiore giacenza di magazzino, fra agosto e novembre, è risultata quella relativa all’Igp “Salento” (164.279.662,52 litri, pari al 50,54%, tipologie bianco, Chardonnay, Negroamaro, Malvasia bianca e nera, Primitivo, rosato, rosso, ecc.), seguono poi “Puglia” (119.891.645,98 litri, 36,88%, tipologie Primitivo, Negroamaro, Pinot, Merlot, rosato, ecc.), “Daunia” (29.624.333,45 litri, 9,11%, tipologie bianco, Lambrusco, Merlot, Sangiovese, uva di Troia, ecc. ), “Tarantino” (8.064.342,74 litri, 2,48%, tipologie Merlot, Primitivo, rosso, Syrah rosato, ecc.), “Murgia” (2.174.282 liri, 0,67%, tipologie Greco, Primitivo, rosso rosato, uva di Troia, Bombino nero, ecc.) e Valle d’Itria (1.019.350, 0,32%, tipologie Fiano e Verdeca). Alla fine di novembre, inoltre, il consuntivo di vino imbottigliato corrisponde a 11.958.313,03 litri di “Puglia” (56,57%), 7.218.767,78 di “Salento” (34,15%), 1.492.200 di “Daunia” (7,06%), 433.953 di “Tarantino” (2,05%), 18.981 di “Murgia” (0,09%) e 16.287 di “Valle d’Itria” (0,08%).
Rosario Faggiano