LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 11 sett. 2012)

SALICE – L’opera, del seicento, attribuita al pittore Donato Antonio Orlando

Quattromila euro per salvare la tela di S. Maria delle Grazie

SALICE – Il grande quadro seicentesco posto sull’altare maggiore della chiesa “Santa Maria delle Grazie” sarà restaurato con il contributo economico della Provincia di Lecce. La notizia, ufficializzata dal presidente Antonio Gabellone con una nota indirizzata alla Parrocchia “Santa Maria Assunta”, è stata accolta con soddisfazione dall’arciprete don Carmine Canoci, dal promotore dell’iniziativa Ciccio Innocente e dalla comunità. La tela, per lungo tempo ritenuta di scarso valore artistico, è stata completamente rivalutata dopo un’apposita perizia effettuata dallo storico dell’arte Paolo Agostino Vetrugno. Quest’ultimo ha attribuito l’opera al pittore salentino Donato Antonio Orlando. Il restauro, che ha ottenuto il parere favorevole del direttore del museo provinciale Antonio Cassiano, costerà alla Provincia quattromila euro.
“Inizialmente – spiega Innocente – la tela mi ha incuriosito per il medaglione ovale posto in basso, in cui è dipinto un giovane recante in mano una coppa di vino. Nello stesso ovale c’è anche la frase in latino “Bibite et inebriammi”. Questo non è altro che il motto posto sull’architrave dell’antica rivendita di vino menzionata da Giuseppe Leopoldo Quarta nel suo volume sulla storia di Salice. La mia conclusione è stata che il devoto committente dell’opera fu Angelo Marzo, proprietario della rivendita di vino. Subito dopo ho chiesto una valutazione dell’opera al professore Vetrugno”.
Il quadro, che presenta gravi segni di deterioramento, raffigura l’eterno Padre circondato da angeli che sorreggono l’icona di Maria col Bambino. Ai lati, verso il basso, sono dipinti San Domenico e San Francesco. (ros.fag.)