LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VI del 23 ottobre 2009)
LECCE
Riflettori sul rito accusatorio
Oggi confronto nel palazzo di giustizia. È prevista la partecipazione del ministro Alfano
LECCE - “Il rito accusatorio a vent’anni dalla grande riforma. Continuità, fratture e nuovi orizzonti”. E’ questo il tema del convegno che avrà inizio oggi, dalle 15, nell’aula magna del Palazzo di giustizia. L’iniziativa, che proseguirà domani e domenica, è stata promossa dall’Associazione tra gli studiosi del processo penale “ Domenico Pisapia” e dalla Facoltà di giurisprudenza dell’Università del Salento, d’intesa con l’Accademia dei Lincei e in collaborazione con il Centro studi giuridici “De Pietro”. L’obiettivo degli organizzatori è quello di promuovere una riflessione sul modello accusatorio entrato in vigore con il codice del 1989, nonché “di fare un bilancio della tenuta del modello e delle resistenze che si sono manifestate nel recepirlo”. Il convegno sarà articolato in quattro sessioni, rispettivamente dedicate all’approfondimento e al dibattito di temi riguardanti le indagini preliminari, la prova e il dibattimento, i riti alternativi e le impugnazioni in giudicato. La prima sessione di oggi, che sarà presieduta dall’ordinario dell’Università di Torino Mario Chiavario, comprenderà relazioni di Vittorio Grevi, dell’Università di Pavia, di Aniello Nappi, consigliere della Corte di cassazione e di Marzia Ferraioli, dell’Università di Roma Tor Vergata.
Paola Balducci, docente dell’Università del Salento e componente della segreteria scientifica del convegno, spiega: “Si tratta di una iniziativa molto importante. La fase storica che stiamo vivendo è delicata, soprattutto a livello politico. Molte sono le riforme in cantiere, riforme che riguardano come è noto anche il processo penale. Il dibattito che da tempo si svolge sulla riforma della giustizia ha dimostrato però come questo tema non possa essere adeguatamente affrontato e risolto se non abbandonando la logica dell’intervento d’urgenza e pensando ad una “riforma di sistema” che garantisca finalmente una giustizia più funzionante e veloce, senza limitare allo stesso tempo le garanzie dell’imputato così come degli organi inquirenti. Il convegno di Lecce, che vede riuniti i più grandi studiosi ed esperti di procedura penale – nonché molti tra gli “autori” del codice del 1989 – rappresenta per questo un momento di dialogo e di scambio di fondamentale importanza”.
E’ prevista la partecipazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Interverranno, fra gli altri, i massimi esponenti del mondo accademico, giudiziario e forense della provincia di Lecce.
Paola Balducci, docente dell’Università del Salento e componente della segreteria scientifica del convegno, spiega: “Si tratta di una iniziativa molto importante. La fase storica che stiamo vivendo è delicata, soprattutto a livello politico. Molte sono le riforme in cantiere, riforme che riguardano come è noto anche il processo penale. Il dibattito che da tempo si svolge sulla riforma della giustizia ha dimostrato però come questo tema non possa essere adeguatamente affrontato e risolto se non abbandonando la logica dell’intervento d’urgenza e pensando ad una “riforma di sistema” che garantisca finalmente una giustizia più funzionante e veloce, senza limitare allo stesso tempo le garanzie dell’imputato così come degli organi inquirenti. Il convegno di Lecce, che vede riuniti i più grandi studiosi ed esperti di procedura penale – nonché molti tra gli “autori” del codice del 1989 – rappresenta per questo un momento di dialogo e di scambio di fondamentale importanza”.
E’ prevista la partecipazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Interverranno, fra gli altri, i massimi esponenti del mondo accademico, giudiziario e forense della provincia di Lecce.
Rosario Faggiano