LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/9 del 12 agosto 2008)

SALICE – Un deciso “no” all’insediamento della Oil Salento

Rischia grosso la “zona doc”

SALICE – La locale sezione del Pdci si schiera contro il progetto per la realizzazione nel territorio di Veglie di una grande struttura industriale per la lavorazione e la commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa. Con un appello rivolto ai sindaci dei Comuni dell’area del nord Salento e ai presidenti delle Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, il segretario cittadino del Pdci Francesco Mogavero chiede un intervento immediato e congiunto per bloccare il sansificio che, a suo dire, sarà causa di “polveri, fumi, gas, vapori e cattivi odori” . In particolare Mogavero auspica l’approvazione, da parte dei consigli comunali e provinciali interessati, di un ordine del giorno “che faccia voti al sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Veglie affinché non venga ammesso un altro ecomostro sul territorio del Grande Salento”.
“Ci rendiamo conto – dice Mogavero – che la competenza per questo progetto è del Comune di Veglie. I fumi e gli odori, tuttavia, non hanno confine. L’allocazione dell’impianto è prevista non lontano dai territori di Salice, Avetrana, Nardò e Porto Cesareo. Vogliamo ricordare che con i sansifici già esistenti, l’Ilva di Taranto, le centrali elettriche di Brindisi e le centrali a biomasse in programmazione, sul territorio del Grande Salento c’è già un’emergenza ambientale e una recrudescenza tumorale. La vocazione del nostro territorio è quella agricola e turistica e pertanto questa ricchezza va aiutata, tutelata e salvaguardata. Non dobbiamo cadere nel ricatto morale dell’offerta lavorativa: il lavoro è un diritto e deve garantire una vita dignitosa, non la morte della stessa e dei nostri cari. La ricaduta dei fumi, delle polveri e la permanenza perenne della diossina – conclude – declasseranno definitivamente la zona doc del Salice Salentino invece di tutelarla”.
Rosario Faggiano