LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 24 sett. 2011)

GUAGNANO – Una foresta d’acciaio nelle campagne che producono uve doc

Rispunta il parco eolico con 15 torri alte 150 metri

E contro la regione l’attacco degli ambientalisti
Il sindaco Fernando Leone (ormai senza maggioranza) annuncia battaglia nel consiglio del 5 ottobre; all’ordine del giorno una mozione da inviare a Vendola e la nomina di un legale per contrastare l’operazione
GUAGNANO – Un coro di “no” contro il mega parco eolico progettato dalla “Business Energy”. Il Coordinamento civico apartitico per la tutela del territorio e della salute del cittadino, il Forum ambiente e salute del grande Salento, il Comitato nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e il Comitato nazionale del paesaggio, lanciano l’allarme sulla possibilità che possa essere ripreso l’iter per l’autorizzazione di una centrale eolica di circa 45 mw prevista in piena zona di produzione di uve doc, sulla via vecchia per San Pancrazio. Si tratta dell’ipotesi di costruzione di un impianto comprendente 15 torri di 3 mw ognuna, alte complessivamente circa 150 metri. Il progetto, risalente al 2007, sembrava ormai accantonato, soprattutto dopo le aspre vicende politiche che all’epoca si determinarono. La nuova levata di scudi degli ambientalisti è determinata dalla notizia che la Regione Puglia, con nota dell’Ufficio programmazione e politiche energetiche di Bari, ha invitato il Comune a comunicare l’avvenuta pubblicazione all’albo pretorio dell’avviso riguardante il progetto della “Business Energy”.
A seguito di questo “sollecito” della Regione, il sindaco Fernando Leone (ormai senza maggioranza e in procinto di lasciare la carica di primo cittadino) ha poi deciso di inserire nell’ultimo Consiglio del suo mandato, previsto per il 5 ottobre, due argomenti contro la centrale.
“Proporrò all’Assemblea – spiega – una mozione da inviare alla Regione e una delega alla giunta per la nomina di un legale al fine di bloccare l’impianto. Queste pale eoliche deturperebbero il territorio con gravi danni alla nostra economia”.
Le associazioni ambientaliste, da parte loro, si rivolgono a tutti gli amministratori di Guagnano affinché “dicano un fortissimo no all’ipotesi, ripresentata pericolosamente ed irresponsabilmente dalla Regione, della devastazione del paesaggio quotidiano dei cittadini di Guagnano e di tutto il parco naturale del Negroamaro. Oggi deve prevalere il senso di responsabilità in tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione, alla luce ormai chiara e forte della dannosità ed inutilità per il nostro territorio della devastazione eolica-industriale. Il Comune dovrà decidere nel prossimo Consiglio della sorte del suo bellissimo territorio: se darlo in pasto agli "orchi" dell'eolico, oppure se iniziare il salubre cammino, che tutti si auspicano, verso la vera valorizzazione di queste terre e della sua preziosità. Una realtà ed un futuro virtuoso inconciliabile con lo stupro eolico, con il rumore e l’inquinamento visivo”.
Rosario Faggiano