LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/8 – 7 ottobre 2007)

SALICE – Fa discutere la riparazione a pagamento del monumento di piazza Moro, ancora in garanzia

Scontro in aula sulla fontana

Tonino Rosato e Giampiero Manno abbandonano la seduta in segno di protesta
“Un’interrogazione a risposta scritta attende da mesi un riscontro”
SALICE – “Ho subito un tentativo di linciaggio politico e morale”. A parlare è il consigliere di opposizione Tonino Rosato il quale, martedì scorso, durante un’infuocata seduta del Consiglio, per protesta contro il sindaco Donato De Mitri ha abbandonato l’Aula insieme all’altro consigliere del suo gruppo, Giampiero Manno. Al centro del nuovo scontro politico, una vicenda scaturita dal malfunzionamento della fontana artistica dei giardini di piazza Aldo Moro, rifatta nei primi mesi di quest’anno a cura della passata maggioranza.
L’attuale amministrazione di centrosinistra, già dopo alcune settimane dal suo insediamento, ha dovuto riscontrare alcuni inconvenienti riguardanti l’impianto idrico dei giardini, ovvero una “copiosa fuoriuscita di acqua dalle condutture di scarico, il malfunzionamento dell’impianto della fontana, l’eccessivo consumo di acqua potabile e il cedimento della pavimentazione in corrispondenza del serbatoio interrato”. Per fronteggiare la situazione, dunque, lo scorso luglio l’esecutivo deliberò di intervenire con urgenza impegnando circa 20mila euro. Da ciò scaturì, subito dopo, un’interrogazione con risposta scritta, presentata da Rosato al fine di “conoscere le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione ad affidare l’intervento a ditte completamente estranee all’appalto principale”.
“L’inconveniente all’impianto – spiega Rosato – si è verificato dopo la redazione del certificato di regolare esecuzione dei lavori di rifacimento dei giardini e della fontana. La Giunta, anziché seguire il normale iter, si è inventata una procedura anomala che ha portato allo sperpero di ulteriori risorse economiche. Il collaudo di un’opera o, nel caso specifico, il certificato di regolare esecuzione, diviene definitivo dopo due anni dalla sua emissione e durante tale periodo la ditta che ha eseguito i lavori continua a rispondere di eventuali difformità o vizi delle opere realizzate. L’aver voluto affidare i lavori a terzi, nel periodo di garanzia, è stato, dunque, un errore. Risulta difficile, per me, addebitare tutto questo a semplice incompetenza. E’ mia intenzione portare la questione all’attenzione del prefetto e degli altri organi preposti”.
Come accennato, su questa vicenda Rosato ha presentato, a suo tempo, un’interrogazione. “Ad oggi – dice – non ho ancora ricevuto la risposta scritta che attendevo. Di contro, nell’ultimo Consiglio, la Giunta ha proposto di trasformare l’argomento in ordine del giorno”.
Ed è stato proprio per tale ragione che è scoppiato l’aspro litigio fra De Mitri e Rosato.
“Correttamente – continua – avrei dovuto ricevere la risposta scritta alla mia interrogazione nei tempi previsti dal regolamento e solo successivamente avremmo potuto aprire un dibattito sulla questione. Ciò che è accaduto nell’ultimo Consiglio ci ha fatto scoprire il vero volto di chi si è reso protagonista di comportamenti che si collocano all’opposto della tolleranza e della democrazia”.
Rosario Faggiano