LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/7 del 17 giugno 2008)

SALICE – I consiglieri di minoranza Tonino Rosato, Giampiero Manno e Giampiero Perrone presentano un esposto molto critico nei confronti del governo cittadino

Sindaco intollerante? L’opposizione si rivolge al prefetto

SALICE – L’opposizione scrive al prefetto. Il gruppo consiliare di centrodestra formato dal capogruppo Tonino Rosato e dai consiglieri Giampiero Manno e Giampiero Perrone, tutti del Pdl-Fi, chiedono a Gianfranco Casilli un incontro per rappresentare “il clima di intolleranza e di continua violazione dei più elementari principi di democrazia e di rispetto per il ruolo della minoranza, derivante dall’atteggiamento assunto costantemente dal sindaco Donato De Mitri, sia durante lo svolgimento dell’Assemblea cittadina che in relazione alle ordinarie e legittime prerogative dei consiglieri di opposizione”.
La denuncia, che è stata inviata ieri con raccomandata, prende spunto dalle vicende determinatesi, durante l’ultima riunione del Consiglio, a seguito di un aspro scontro in aula tra il primo cittadino e Cosimo Gravili (anche quest’ultimo del centrodestra ma di un gruppo consiliare distinto rispetto a quello di Rosato, Manno e Perrone). In quella circostanza la seduta saltò prima ancora della trattazione dei punti all’ordine del giorno.
“Quanto accaduto – affermano i firmatari dell’esposto – costituisce soltanto l’ultima prova di una triste, penosa e sgradita situazione che, oltre ad umiliare l’Istituzione comunale, rappresenta anche la dimostrazione tangibile del pessimo clima che costantemente caratterizza i lavori del Consiglio”.
I tre consiglieri di opposizione, dunque, hanno deciso di rivolgersi al prefetto per mettere in evidenza altre e ripetute “offese e provocazioni di De Mitri contro Rosato” in precedenti Consigli, nonché “numerose violazioni dei diritti dei consiglieri di minoranza, come la mancata possibilità di avere visione o copia della documentazione politico-amministrativa o il mancato riscontro di diverse interrogazioni con risposta scritta”.
A tal proposito Rosato, Manno e Perrone elencano una serie di iniziative di alcuni mesi fa, tuttora senza riscontro: richiesta copia degli atti riguardanti il parco eolico; richiesta copia lettera inviata al Comune e ai consiglieri dalla Coldiretti relativa al parco eolico; richiesta copia lettera del Consorzio del “Salice Salentino doc”. E ancora: altre richieste di documentazione e interrogazioni su svariati temi (assunzione personale per servizi cimiteriali, espianto alberi di palma da via Umberto I, lavori presso il campo sportivo, apertura asilo nido).
“In ogni assise democratica – scrivono Rosato, Manno e Perrone – il rispetto dei ruoli assume un’importanza fondamentale. I sottoscritti partecipano al Consiglio per esercitare il mandato conferito loro dai cittadini. Inoltre, rivestendo il ruolo di oppositori, ritengono di avere il diritto-dovere di esercitare, nei modi previsti dalla normativa, anche il ruolo di controllori dell’operato della giunta. I sottoscritti, purtroppo, si trovano costantemente a dover subire l’atteggiamento di un sindaco che nel rapporto con l’opposizione conosce solo l’uso dei muscoli e che, appena ritiene che vi sia il minimo appiglio, minaccia e opera denunce alla magistratura in sede penale, civile ed amministrativa nei confronti dell’opposizione”.
Rosato, Manno e Perrone concludono affermando di ritenere che “non sia possibile accettare passivamente il comportamento intollerante, prevaricante e fanatico con il quale il sindaco conduce i lavori del Consiglio”. E per tale ragione chiedono al prefetto di ripristinare a Salice “condizioni di democratico confronto, nel rispetto dei ruoli di maggioranza ed opposizione”.
Rosario Faggiano