LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X del 8 febbraio 2009)
SALICE – Emissari regionali e provinciali hanno tentato di ricucire lo strappo
Socialisti separati in casa a vuoto i tentativi di dialogo
Botta e risposta fra Gaetano Ianne e Marco ligori
SALICE – Socialisti contro socialisti. Dopo mesi di tentativi di dialogo, le due anime del partito sono ad un passo dalla rottura. Da una parte ci sono gli ex socialisti autonomisti e dall’altra gli ex Sdi. I primi appoggiano l’attuale giunta di centrosinistra, i secondi figurano fra i sostenitori della lista di opposizione “La svolta”. Fra le due componenti, dopo la rinascita del Partito socialista, c’è stato un avvio di confronto culminato nella celebrazione di un congresso unitario. A quanto sembra, però, tutti gli sforzi sono risultati vani.
A denunciare la frattura è l’assessore Gaetano Ianne, ex socialista autonomista: “Ogni tentativo di unificazione – dice - è fallito. Purtroppo gli ex Sdi hanno assunto un atteggiamento di chiusura. Perfino il congresso non è andato a buon fine per colpa dei loro assurdi comportamenti. Negli ultimi tempi, peraltro, il segretario cittadino Massimo Ligori, autoproclamatosi tale in virtù del sostegno del gruppo minoritario degli ex Sdi, ha cominciato a prendere iniziative politiche senza alcun coinvolgimento del sottoscritto e di molti altri tesserati. La sua azione irresponsabile rischia di provocare una frattura insanabile e per tale motivo lo diffido ad andare avanti. Al contempo auspico la ripresa del dialogo. Invito gli organi provinciali del partito – conclude Ianne – ad intervenire per porre fine a questa situazione, anche in vista delle prossime elezioni”.
Ligori, che interviene in qualità di membro dell’esecutivo provinciale socialista, da parte sua afferma. “Il congresso si è svolto lo scorso dicembre con l’approvazione di una mozione che mi indicava nuovo segretario. Il documento stabiliva anche la formazione del direttivo attribuendo 4 componenti agli ex Sdi e 4 agli ex autonomisti. Questo esito congressuale, però, non ha ancora avuto la presa d’atto da parte della Federazione. Al momento, dunque, il ruolo che sto svolgendo a Salice è soltanto quello che mi è stato assegnato in qualità di dirigente provinciale. Ianne deve comprendere che in politica, così come nella vita, vige il rispetto delle regole. Da cinque mesi ci affanniamo a ricercare il dialogo e se finora i tentativi sono falliti non è certo per colpa nostra. La questione Salice – conclude Ligori – verrà presto affrontata dalla Federazione”.
E proprio in questi giorni, emissari provinciali e regionali del partito stanno tentando una mediazione per riportare la pace in seno al gruppo.
A denunciare la frattura è l’assessore Gaetano Ianne, ex socialista autonomista: “Ogni tentativo di unificazione – dice - è fallito. Purtroppo gli ex Sdi hanno assunto un atteggiamento di chiusura. Perfino il congresso non è andato a buon fine per colpa dei loro assurdi comportamenti. Negli ultimi tempi, peraltro, il segretario cittadino Massimo Ligori, autoproclamatosi tale in virtù del sostegno del gruppo minoritario degli ex Sdi, ha cominciato a prendere iniziative politiche senza alcun coinvolgimento del sottoscritto e di molti altri tesserati. La sua azione irresponsabile rischia di provocare una frattura insanabile e per tale motivo lo diffido ad andare avanti. Al contempo auspico la ripresa del dialogo. Invito gli organi provinciali del partito – conclude Ianne – ad intervenire per porre fine a questa situazione, anche in vista delle prossime elezioni”.
Ligori, che interviene in qualità di membro dell’esecutivo provinciale socialista, da parte sua afferma. “Il congresso si è svolto lo scorso dicembre con l’approvazione di una mozione che mi indicava nuovo segretario. Il documento stabiliva anche la formazione del direttivo attribuendo 4 componenti agli ex Sdi e 4 agli ex autonomisti. Questo esito congressuale, però, non ha ancora avuto la presa d’atto da parte della Federazione. Al momento, dunque, il ruolo che sto svolgendo a Salice è soltanto quello che mi è stato assegnato in qualità di dirigente provinciale. Ianne deve comprendere che in politica, così come nella vita, vige il rispetto delle regole. Da cinque mesi ci affanniamo a ricercare il dialogo e se finora i tentativi sono falliti non è certo per colpa nostra. La questione Salice – conclude Ligori – verrà presto affrontata dalla Federazione”.
E proprio in questi giorni, emissari provinciali e regionali del partito stanno tentando una mediazione per riportare la pace in seno al gruppo.
Rosario Faggiano