Storia di un incontro, la Madonna di Loreto a Salice
(Arti Grafiche Panico, Galatina, 2012)

Storia di un incontro, la Madonna di Loreto a Salice

Volume promosso dalla Parrocchia Santa Maria Assunta di Salice Salentino; pubblicata nella Collana Libri Mitos diretta da Rosario Faggiano.


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Presentazione 

E poi?... E’ l’interrogativo che quasi come ombra ti insegue nel ripensare e documentare un avvenimento che, almeno quando è stato vissuto, ha creato forti emozioni.
Non sfugge a tale regola nemmeno la grande esperienza di un anno fa quando, nel nostro paese, si sono vissuti dei giorni veramente solenni perchè impreziositi dalla presenza della statua della Madonna di Loreto. Bisogna riconoscerlo, il rischio che tutto venga assemblato nell’archivio dei ricordi personali destinati, con il passar del tempo, a ingiallirsi sempre di più, c’è.
E’ per contrastare questa, che potremmo definire legge di natura, che si è voluto creare l’occasione di rivivere, rivedere e rivitalizzare le emozioni della primavera del 2011, dando corpo a tale iniziativa editoriale, non priva di fatica e di serio impegno.
Ma, comunque, resta sempre, quasi sospeso in aria, lo scettico e iniziale interrogativo “e poi?”. E’ vero, ne siamo consapevoli, scrivere o rivivere i ricordi del passato, anche se recente, non garantisce il futuro che poi è quello che più interessa.
Nella dimensione cristiana è indispensabile il futuro, guai se non ci fosse! E’ nella dimora del futuro che il cristiano aspira a realizzarsi, è lì che trova il senso della vita e della fede.
Ma come ogni meta è irraggiungibile se non c’è o non si crea una strada, così vale per la meta del futuro del credente. Se non c’è il dono della Parola, il sostegno dei Sacramenti, il nostro andare è senza senso. Grazie a Dio noi li abbiamo.
A questa strada, già segnata e ben definita, ognuno aggiunge la sua esperienza, perché maggiore e più efficace sia la motivazione del suo andare. Ecco allora l’obiettivo del libro che ho il piacere di presentare e offrire alla lettura di tutti. Ognuno potrà muoversi con libertà all’interno delle sue pagine, sostare con piacere e curiosità davanti alle numerose foto. E questo altro non vuole essere che un modo di proporre ricordi belli sì, ma molto di più suscitare la nostalgia di Dio; per autoconvincersi che il paradiso esiste, che Dio esiste, che Lo si può incontrare ed è avvicinabile più di quanto si possa credere. Ciò può accadere rimirando nel profondo del cuore e della mente, le meraviglie di Dio e della fede in Lui, magnificamente espresse nella esperienza terrena della Vergine Santissima, riproposte nel racconto-diario dell’opera redatta.
In fin dei conti il libro è dedicato e offerto a Lei: strada maestra e, allo stesso tempo, nobile e provvidenziale compagna di viaggio nel nostro faticoso andare terreno.
Dalle nebbie di un atavico, umano scetticismo esca fuori un rinfrancato “e poi?”: prospettiva certa di luce e di gioia.
In e con Maria.

Dopo aver reso grazie convinte a Dio Padre, al suo Figlio Unigenito, allo Spirito, Santo Suggeritore e alla Vergine Maria, è altrettanto doveroso ringraziare il piccolo esercito dei tanti che si sono prestati a collaborare per la buona realizzazione dell’evento. E così è stato!. Un grazie, prima ancora che per il servizio reso, per l’ entusiasmo e la gioia manifestata e a me trasmessa.
Il Signore, per intercessione di Maria, Vergine Madre di Loreto, benedica tutti.
don Carmine Canoci


Introduzione


A distanza di un anno dalla visita della Madonna di Loreto a Salice, l’arciprete don Carmine Canoci ha voluto realizzare un libro sull’eccezionale evento, completo di foto, cronaca delle quindici giornate del programma realizzato e di alcune significative testimonianze dei fedeli.
Si tratta di una pubblicazione “storica” per il paese. Storica perché riguarda un appuntamento atteso da anni; da quando, nel 2003, la visita di Maria dovette essere rinviata per “difficoltà” organizzative locali. Storica perché dona alla città un resoconto dettagliato di momenti intensi e indimenticabili, vissuti con particolare partecipazione da parte di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il Salento. Storica perché evidenzia l’enorme valenza della fede mariana, tuttora presente nei cuori di tutti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni e si sono arricchiti dall’incontro con la Vergine.
Questo libro rappresenta, in un certo senso, un’ulteriore tappa (all’origine non preventivata) del percorso a suo tempo promosso per rendere omaggio alla sacra effigie.
E’ anche un significativo attestato della profonda devozione della Comunità che sarà ribadito, proprio in questi giorni, con l’innalzamento, nello spazio antistante il municipio, di un monumento dedicato alla Madonna Nera.
Quest’ultimo intervento, commissionato da don Carmine, sarà realizzato per lasciare un segno imperituro dell’ultimo passaggio di Maria a Salice. Progettato e diretto dall’architetto Vincenzo Capoccello, si sviluppa in altezza per circa 2,80 metri, più la statua della Madonna, copia di quella di Loreto, di 1,60 metri. Alla base e all’estremità superiore, è formato da due cubi rivestiti in pietra marmorea, collegati tra loro da due colonne portanti, a sezione quadrata. La statua sarà collocata sul cubo superiore.
Il monumento è l’omaggio finale di Salice alla Madonna Nera, quale segno della riconoscenza e dell’amore che il paese da sempre nutre per Maria.
Nel recente passato, già in altre due occasioni, la comunità ha ospitato la Vergine: nel 1954 e nel 1984.
Nel primo caso, l’allora arciprete della Parrocchia Santa Maria Assunta, monsignor Giuseppe Gravili, nel mese di maggio di quell’anno offrì ospitalità alla statua della “Madonna Pellegrina”.
Di quell’evento, purtroppo, esiste poca documentazione: solo alcune bellissime foto in bianco e nero e il ricordo di tanti anziani che conservano la memoria di quelle giornate di grande partecipazione e coinvolgimento popolare.
Il simulacro, attualmente custodito presso l’Istituto “Madonna Pellegrina” di Ostuni, è una bella statua in cartapesta raffigurante Maria a mani giunte, in cammino verso coloro che vogliono abbracciarla. Giunta a Salice dopo aver visitato altri paesi della diocesi di Brindisi, fu accolta da un gran numero di fedeli entusiasti e plaudenti, nonché dal sindaco Antonio Quaranta, dal clero locale e dalle altre autorità civili e militari.
Della seconda visita di Maria del 1984, invece, esistono non solo foto, ma anche pubblicazioni e documenti.
Il primo volume della Cronaca parrocchiale, peraltro, riporta una descrizione dettagliata della visita della Madonna di Pompei, iniziata domenica 13 maggio 1984 “al tramonto del sole”.
“La cittadina di Salice – si legge - ha vissuto momenti di gioia e di esaltazione, allorquando è giunta l’immagine della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Un corteo di macchine era ad attenderla all’incrocio di Avetrana-S. Pancrazio-Salice e ha scortato l’autocappella che la custodiva fino al limite del paese, dove il suo arrivo è stato annunciato a tutta la cittadinanza per mezzo dei fuochi d’artificio. Era lì in attesa una grande folla, insieme con l’arciprete don Mario Melendugno e le autorità civili e militari della provincia, del luogo e dei comuni limitrofi”.
La Cronaca, poi, offre i particolari dell’accoglienza riservata dal popolo al venerato quadro della Madonna di Pompei: all’entrata di Salice c’erano bambini che sventolavano bandierine e tantissime persone che, commosse e osannanti, gridavano “Viva Maria”. Tutto il percorso verso piazza Plebiscito era addobbato con luci, fiori e festoni colorati.
All’arrivo in piazza, infine, si diede l’avvio ufficiale alle celebrazioni in onore della Vergine alla presenza di don Mario Melendugno e del commissario prefettizio del Comune Archimede De Bonis. Seguì una solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Brindisi monsignor Settimio Todisco.
Nei giorni seguenti migliaia di pellegrini, provenienti dall’intero Salento, vollero pregare ai piedi della Beata Vergine e prendere parte, oltre che all’articolato programma religioso, anche agli incontri con i giovani, con gli anziani e con le famiglie.
La settimana di celebrazioni si concluse domenica 20 maggio 1984, con una solenne concelebrazione sul sagrato della chiesa e con il saluto finale, alla periferia del paese, della folla commossa.
Ma ritorniamo all’ultima visita di Maria.
Il nuovo incontro, quello con la Madonna di Loreto, ha alimentato ulteriormente la grande devozione della comunità salicese verso la Madre di Gesù, esempio d’amore incondizionato e sicuro riferimento per coloro che sanno guardare al domani con la serenità offerta dalla fede cristiana.
A Lei il paese intero ha affidato, ancora una volta, le proprie speranze.
E il presente volume ne è la testimonianza.
 
Rosario Faggiano