LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XV – 29 gennaio 2012)

SALICE – Amministrative: la proposta di Dino Capoccia

“Č Tonino Rosato il candidato ideale”

SALICE – “Abbiamo il candidato sindaco che la gente si aspetta. E’ arrivato il momento di accelerare i tempi affinché si arrivi alla formazione di una squadra credibile che guardi anche alla società civile”. Dino Capoccia, segretario dei Moderati e popolari, dà una scossa alla coalizione civica che comprende, oltre il suo gruppo, anche Pdl, Psi, “Generazione Salice” e “La Città”. Secondo Capoccia non ci sarebbero dubbi: il candidato giusto è il consigliere provinciale Tonino Rosato, ovvero il politico del centrodestra locale più suffragato alle ultime elezioni per il Consiglio di Palazzo dei Celestini. Per la verità, che debba essere Rosato il capolista appare da tempo scontato. E d’altra parte, se non fosse lui, difficilmente l’area attualmente maggioritaria del Pdl appoggerebbe una lista civica. A cosa sarebbe dovuto, dunque, il temporaggiamento per l’ufficializzazione di questa candidatura? Ecco la risposta: secondo i bene informati, non tutti i gruppi avrebbero ancora espresso il loro nulla osta definitivo (Psi, Generazione Salice e consigliere comunale Giampiero Manno). In particolare, il Psi preferirebbe un candidato sindaco che rappresenti “discontinuità e rinnovamento”, mentre Manno vorrebbe verificare, in primo luogo, la possibilità di convergere su “una figura, anche esterna, che possa unire tutta l’area”.
“Per la candidatura di Rosato – dice Capoccia - il mio gruppo si è già espresso positivamente. Ha capacità di interpretare al meglio i bisogni del paese, ha dimostrato lungimiranza politica per le scelte di discontinuità con vecchi soggetti politici, ha doti umane e di vicinanza alla gente e, soprattutto, ha sempre riservato attenzione ai bisogni dei più deboli. Il gruppo dei Moderati e Popolari è sicuro che con Rosato, di cui non ci interessa l’appartenenza politica, si opererà per un riscatto del paese e per venire incontro alle esigenze della comunità. Le intelligenze presenti nelle forze politiche che lo sosterranno sapranno rendere questo progetto ancora più fluido e attualizzabile. Il paese, dopo le scelte sbagliate della giunta De Mitri, si trova ad un passo dal dissesto finanziario. Bisogna riparare ai danni – conclude - della pessima gestione amministrativa di questi ultimi cinque anni”.
Rosario Faggiano