LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII del 25 ottobre 2009)
GUAGNANO – Il “Cantiere democratico” mette l’Amministrazione sotto accusa per i ritardi del regolamento
“Un argine al fotovoltaico, il negroamaro rischia la fine
LA REPLICA. Verdoscia: “Diffondono il caos ma disertano la Commissione”
GUAGNANO – Terre del negroamaro o del fotovoltaico? Il movimento d’opposizione “Cantiere democratico”, rappresentato in Consiglio da Guido Marzo e da Giovanni De Gaetanis, è preoccupato per le circa 50 istanze, depositate presso il Comune, presentate per ottenere il nulla osta alla costruzione di altrettanti impianti fotovoltaici di potenza non superiore ad un megawatt. E pertanto accusa l’Amministrazione di non aver ancora disciplinato la materia.
“A distanza di quasi venti mesi dall’insediamento – sostiene il “Cantiere” - la maggioranza non ha ancora provveduto ad approvare un regolamento per il fotovoltaico. La mancanza di norme rischia di consentire il prolificare selvaggio di impianti fotovoltaici nelle nostre campagne. Nell’ultimo Consiglio – spiega - era prevista l’approvazione di una proposta di regolamento ma, per come era stata concepita, risultava insufficiente a tutelare il territorio. Al punto che la discussione è stata rimandata di dieci giorni su proposta del sindaco Fernando Leone. De Gaetanis non si è opposto. Durante la discussione il Cantiere ha anche avanzato delle proposte concrete. Purtroppo i dieci giorni sono trascorsi abbondantemente ed ancora tutto tace. Cosa si sta aspettando?
La replica del consigliere delegato all’ambiente Danilo Verdoscia non si è fatta attendere: “Si vuole strumentalizzare la questione. Cantiere democratico, per lo più assente alle sedute della competente commissione consiliare in cui si è discusso il regolamento, ha l’abitudine di diffondere caos tra la gente. Le norme sul fotovoltaico che si andranno ad approvare nel prossimo consiglio, a mio parere dovrebbero prevedere un limite massimo di installazione nel territorio di 50 megawatt. Raggiunto tale limite non dovrebbero essere più rilasciate simili autorizzazioni. Cinquanta megawatt – precisa - corrispondono al 3 per cento circa del nostro territorio. È mia opinione – conclude - che ai proprietari terrieri si può solo raccomandare di conservare i vigneti, ma non si può vietar loro la libertà di estirparli”.
“A distanza di quasi venti mesi dall’insediamento – sostiene il “Cantiere” - la maggioranza non ha ancora provveduto ad approvare un regolamento per il fotovoltaico. La mancanza di norme rischia di consentire il prolificare selvaggio di impianti fotovoltaici nelle nostre campagne. Nell’ultimo Consiglio – spiega - era prevista l’approvazione di una proposta di regolamento ma, per come era stata concepita, risultava insufficiente a tutelare il territorio. Al punto che la discussione è stata rimandata di dieci giorni su proposta del sindaco Fernando Leone. De Gaetanis non si è opposto. Durante la discussione il Cantiere ha anche avanzato delle proposte concrete. Purtroppo i dieci giorni sono trascorsi abbondantemente ed ancora tutto tace. Cosa si sta aspettando?
La replica del consigliere delegato all’ambiente Danilo Verdoscia non si è fatta attendere: “Si vuole strumentalizzare la questione. Cantiere democratico, per lo più assente alle sedute della competente commissione consiliare in cui si è discusso il regolamento, ha l’abitudine di diffondere caos tra la gente. Le norme sul fotovoltaico che si andranno ad approvare nel prossimo consiglio, a mio parere dovrebbero prevedere un limite massimo di installazione nel territorio di 50 megawatt. Raggiunto tale limite non dovrebbero essere più rilasciate simili autorizzazioni. Cinquanta megawatt – precisa - corrispondono al 3 per cento circa del nostro territorio. È mia opinione – conclude - che ai proprietari terrieri si può solo raccomandare di conservare i vigneti, ma non si può vietar loro la libertà di estirparli”.
Rosario Faggiano