LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/10 – 28 ottobre 2007)

SALICE – L’opposizione chiede alla Corte dei Conti di fare luce sulla vicenda dei lavori di riparazione affidati ad una ditta diversa da quella appaltatrice

Un esposto contro fontana

SALICE – Caso fontana artistica dei giardini di piazza Aldo Moro: l’opposizione di centrodestra invia un esposto al Prefetto e alla Corte dei Conti. Non si placa la polemica sui lavori eseguiti l’estate scorsa per risolvere il malfunzionamento della fontana, rifatta ed inaugurata appena qualche mese prima a cura della precedente amministrazione di centrodestra. L’attuale coalizione guidata da Donato De Mitri (Ds), già dopo alcune settimane dal suo insediamento, dovette riscontrare difetti di funzionamento dell’impianto idrico con “copiosa fuoriuscita di acqua dalle condutture di scarico della fontana”. Gli inconvenienti, stando ad una relazione tecnica approvata dalla giunta, comportavano costi totali d’intervento di circa 20mila euro. Secondo l’opposizione, rappresentata da Tonino Rosato, Giampiero Manno e Giampiero Perrone, per risolvere la situazione l’Amministrazione avrebbe agito senza rispettare le procedure previste dal regolamento sui lavori pubblici che “prevedono l’attivazione della ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori di rifacimento della fontana, la quale risponde di eventuali vizi o difformità nei due anni successivi alla data del certificato di regolare esecuzione dei lavori”. L’opposizione, in altre parole, sostiene che una parte dei lavori di riparazione (dell’importo di 4.782 euro), sarebbero stati affidati, per ragioni “igienico-sanitarie urgenti ed indifferibili”, a ditte estranee all’appalto originario, durante il periodo di garanzia.
“Gli inconvenienti – affermano Rosato, Manno e Perrone – non erano di natura igienico-sanitaria e tanto meno dovevano essere ritenuti urgenti ed indifferibili in quanto dovuti esclusivamente alla fuoriuscita di enorme quantità d’acqua potabile. Per bloccare ogni inconveniente – spiegano – sarebbe bastato bloccare la fuoriuscita dell’acqua, chiudendo la manopola a monte o a valle del contatore”.
L’opposizione, quindi, chiede al Prefetto e alla Corte dei Conti di verificare “presunte illegittimità, abusi amministrativi, illiceità procedurali e danno erariale per le casse del Comune in merito all’affidamento dei lavori da parte dell’Amministrazione di Salice a ditte di fiducia per la riparazione degli inconvenienti riguardanti l’impianto idrico della villetta di piazza Aldo Moro”.
Con il medesimo esposto, inoltre, Rosato, Manno e Perrone chiedono di “ripristinare condizioni di democratico confronto durante le sedute del Consiglio, nel rispetto dei ruoli di maggioranza ed opposizione”.
Quest’ultima richiesta è consequenziale ai fatti, registrati in Aula il 2 ottobre scorso, in occasione della discussione di una mozione sull’argomento proposta dalla maggioranza, ma scaturita da una specifica interrogazione presentata ad agosto dall’opposizione. Rosato, che ai sensi del regolamento si aspettava dal sindaco un formale riscontro scritto alla sua interrogazione (riproposta poi nei giorni seguenti e ancora in attesa di risposta), ritenne l’iniziativa della maggioranza “arbitraria”; così, dopo uno scontro verbale con De Mitri, abbandonò la seduta per protesta. Nell’esposto, redatto in otto pagine, l’opposizione definisce l’atteggiamento del sindaco “intollerante, prevaricante e antidemocratico”.
Rosario Faggiano