LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 23 novembre 2012)
SALICE
Un “taglio” ai costi della politica
SALICE – Il consigliere d’opposizione Mimino Leuzzi, capogruppo di “Primavera salicese”, lascia al Comune il gettone di presenza. L’atto formale di rinuncia, che ha valore puramente simbolico (il compenso per ogni presenza in Assemblea è di 18,08 euro lordi), è stato depositato al protocollo dell’Ente nella mattinata di ieri.
“L’attuale sistema politico – dice Leuzzi - è inteso dai cittadini come fonte di privilegi e portatore di interessi di parte. Il grande distacco tra la classe politica e la società civile è figlio di una totale mancanza di credibilità nelle istituzioni. Oggi si percepiscono due mondi distanti e distinti che non comunicano tra di loro. Questa situazione è oggettivamente tangibile anche a Salice. La disastrosa situazione economica in cui versa il Comune impone ad ognuno di noi una seria riflessione sulle prospettive e sulla necessità di una riprogrammazione del nostro futuro. Egoismi, odi e mancanza di etica sono le naturali conseguenze di una comunità che rischia di non avere più speranza. In tale situazione è indispensabile dimostrare, anche con un piccolissimo gesto simbolico, che è ancora possibile impegnarsi in politica con quello spirito di servizio che quotidianamente ci spinge a dedicare parte del nostro tempo al bene collettivo”. (r.f.)
“L’attuale sistema politico – dice Leuzzi - è inteso dai cittadini come fonte di privilegi e portatore di interessi di parte. Il grande distacco tra la classe politica e la società civile è figlio di una totale mancanza di credibilità nelle istituzioni. Oggi si percepiscono due mondi distanti e distinti che non comunicano tra di loro. Questa situazione è oggettivamente tangibile anche a Salice. La disastrosa situazione economica in cui versa il Comune impone ad ognuno di noi una seria riflessione sulle prospettive e sulla necessità di una riprogrammazione del nostro futuro. Egoismi, odi e mancanza di etica sono le naturali conseguenze di una comunità che rischia di non avere più speranza. In tale situazione è indispensabile dimostrare, anche con un piccolissimo gesto simbolico, che è ancora possibile impegnarsi in politica con quello spirito di servizio che quotidianamente ci spinge a dedicare parte del nostro tempo al bene collettivo”. (r.f.)