LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII – 28 maggio 2015)
Una storia di successi e di grandi intuizioni iniziata 350 anni fa
SALICE - Trecentocinquanta anni di attività agricola nel Salento e novant’anni d’imbottigliamento di vini pregiati. Sono i due anniversari che la Leone de Castris si accinge a celebrare nel corso del 2015.
La storia dell’antica Casa vitivinicola salentina iniziò nel 1665 quando lo spagnolo duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco, conte di Lemos, decise di trasferirsi nel Salento dove acquistò un’azienda con oltre 5mila ettari di terreno.
Nel tempo l’azienda ha investito molto in nuovi uliveti e vigneti. La conquista dei mercati internazionali cominciò nell’800, quando venne avviata l’esportazione di vino sfuso soprattutto verso gli Stati Uniti, la Germania e la Francia.
Nel 1925 avvenne la svolta con l’imbottigliamento della prima etichetta: il “Moscatello”. E poi, via via, vennero tutti gli altri prestigiosi prodotti: il “Five Roses” (1943), il “Negrino” (1948), il “Salice Salentino” (1954), solo per citare i primi e più famosi prodotti della Casa.
Tutte le tappe di questa splendida storia aziendale sono documentati nel museo dedicato a Piero e Salvatore Leone de Castris, fra i pionieri della moderna viticoltura salentina.
“Credo che si possa affermare – dice Piernicola Leone de Castris - che quest’avventura, iniziata da mio nonno Piero 90 anni fa, sia stata in quell’epoca avveniristica. Il nonno è diventato un imprenditore agricolo perché credeva nelle enormi potenzialità del nostro territorio, mio padre Salvatore poi ha proseguito. Quando abbiamo iniziato nel 1925, non c’era nessuna azienda in Puglia che imbottigliava. Siamo, dunque, il marchio più antico della Puglia e tra i più antichi di Italia. Uno dei primi vini dell’azienda, il Salice Salentino, imbottigliato per la prima volta nel 1954 (quando ancora non c’era la doc, ndr), è nato per un gesto d’amore per il territorio del quale mio nonno e mio padre erano orgogliosi”.
Rosario Faggiano