LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X - 31 agosto 2010)

Gli esperti del settore vinicolo concordi nel confermare l’eccezionale qualità delle uve; le migliori degli ultimi trent’anni

Un’eccellente annata, vendemmia senza pari

Vendemmia di eccezionale qualità e quantità. L’annata 2010 si preannuncia come una delle migliori dell’ultimo trentennio. Rispetto allo scorso anno si prevedono incrementi produttivi fino al 20 per cento (ad ettaro) ed uve molto equilibrate con ph più bassi e con una maggiore freschezza. I grappoli si presentano con acini integri e perfettamente maturati grazie a fattori climatici ottimali, caratterizzati da piogge invernali e primaverili giunte al momento opportuno, nonché da successive giornate miti, ventilate e con poca umidità. Tutto il prodotto salentino, privo di attacchi di malattie, ha subito trattamenti fitosanitari minimi. La vendemmia, avviata da 10-12 giorni con la raccolta delle uve chardonnay, entrerà nel vivo stagionale a partire da domani, quando si procederà con il primitivo e poi con gli internazionali cabernet, merlot e syrah. Il momento culminante della stagione, infine, si avrà agli inizi della seconda decade di settembre con l’avvio della raccolta delle uve negroamaro.
Tutti gli operatori vitivinicoli, incrociando le dita, sono d’accordo nel prevedere un’annata straordinaria a condizione che l’andamento climatico rimanga stabile sino alla fine della vendemmia.
L’enologo Leonardo Sergio, di “Castello Monaci” di Salice, l’imprenditore Marco Rocca, delle Cantine “Angelo Rocca & figli” di Leverano, Giovanni Grasso, direttore della Cantina Cooperativa di Salice e l’enologo Gianni Cantele, dell’azienda “Cantele” di Guagnano, concordemente prevedono ottimi vini.
“ Quest’anno – spiega l’enologo Angelo Maci, presidente del Consorzio “Salice Salentino doc” e delle Cantine “Due Palme” – ci sarà la qualità associata alla quantità. Le piogge iniziali hanno consentito una buona riserva idrica. La maturazione delle uve è poi avvenuta con temperature miti intorno ai 28-29 gradi e con venti freschi provenienti da nord e nord-est. Nella nostra cantina di Cellino San Marco, peraltro, quest’anno abbiamo avviato la vendemmia notturna con le uve chardonnay. Questa tecnica – conclude - si esegue per il recupero delle sostanze aromatiche contenute nelle bucce la cui estrazione è favorita in presenza di una temperatura al di sotto dei 20 gradi centigradi”.
“Sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo – dice Piernicola Leone De Castris, titolare dell’omonima azienda salentina e consigliere nazionale dell’Unione italiana vini – quella di quest’anno sembra una delle migliori annate degli ultimi tempi. Le uve rosse in particolare, sembra stiano raggiungendo la maturazione fenolica parallelamente a quella tecnologica (zuccheri/acidità), questo comporta l'ottenimento di vini con il giusto rapporto alcol/acidità e al tempo stesso con grande struttura e colore, destinati quindi ai grandi invecchiamenti. In generale – conclude - possiamo affermare che, se priva di stravolgimenti climatici nelle ultime fasi, sarà una vendemmia dove regnerà l'equilibrio”.
Rosario Faggiano