LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 5 febbraio 2012)
SALICE – Sale la tensione per il braccio di ferro sull’aggiudicazione delle commissioni di controllo
Vini, ultimatum del Consorzio alle Camere di commercio
Maci:“Raggiungano un accordo, altrimenti decideremo noi”
SALICE – Ultimatum alle Camere di Commercio di Brindisi e Lecce sugli organi della struttura di controllo sui vini: “Un accordo entro il 27 febbraio o decideremo autonomamente”. L’Assemblea del Consorzio di Tutela “Salice Salentino doc”, riunita l’altra sera presso il Centro polifunzionale per mettere ai voti l’ubicazione (a Brindisi o a Lecce) degli organismi di vigilanza sulla produzione doc, all’unanimità ha deliberato di sospendere ogni decisione in attesa di una soluzione condivisa della vicenda. La proroga (fino a marzo) concessa dalla Regione all’attività dei vecchi Organi di controllo, se da una parte consente alle cantine di non interrompere la commercializzazione dei vini, dall’altra impone di attivarsi subito per risolvere definitivamente la questione della sede e della composizione della Struttura di vigilanza (Commissione di degustazione, Comitato di certificazione e Organo decidente i ricorsi). Le due Camere di Commercio, in pratica, tenuto conto delle indicazioni degli operatori delle rispettive province, finora hanno avanzato proposte differenti. All’Assemblea, presieduta dall’enologo Angelo Maci, hanno partecipato imbottigliatori, vinificatori e produttori. Il dibattito, aperto da una relazione del presidente Maci, è stato animato dagli interventi di Donato Lazzari, Piernicola Leone de Castris, Salvatore De Falco, Marco Pagano, Salvatore De Luca, Gianni Cantele, Sandro Candido, Gianluca Dell’Antoglietta e Massimiliano Apollonio. Tutti, in sintesi, hanno sottolineato la necessità di ricercare una soluzione “di buon senso” che non pregiudichi l’operatività del settore (e anche l’unità del Consorzio).
Maci, che ieri mattina ha dato seguito alla delibera dell’Assemblea, ha già scritto ai presidenti delle Camere di Commercio di Brindisi e Lecce per sollecitare un accordo fra le parti e “la presentazione di un documento dal quale si evincano le rispettive strutture destinate all'attività di controllo”.
“La riunione dell’Assemblea – sottolinea Maci – è stata abbastanza tranquilla. Sono state spiegate con grande chiarezza le varie fasi che hanno determinato, lo scorso mese, varie incomprensioni fra le due Camere di Commercio. Mi auguro, conclude - che possano trovare un’intesa, diversamente il 28 febbraio (data di nuova convocazione dell’Assemblea, ndr) mio malgrado sarò costretto a mettere ai voti a quale Ente camerale affidarci per i controlli”. Eventualità, quest’ultima, che fatalmente potrebbe determinare una spaccatura fra gli operatori brindisini e leccesi che aderiscono al Consorzio.
Maci, che ieri mattina ha dato seguito alla delibera dell’Assemblea, ha già scritto ai presidenti delle Camere di Commercio di Brindisi e Lecce per sollecitare un accordo fra le parti e “la presentazione di un documento dal quale si evincano le rispettive strutture destinate all'attività di controllo”.
“La riunione dell’Assemblea – sottolinea Maci – è stata abbastanza tranquilla. Sono state spiegate con grande chiarezza le varie fasi che hanno determinato, lo scorso mese, varie incomprensioni fra le due Camere di Commercio. Mi auguro, conclude - che possano trovare un’intesa, diversamente il 28 febbraio (data di nuova convocazione dell’Assemblea, ndr) mio malgrado sarò costretto a mettere ai voti a quale Ente camerale affidarci per i controlli”. Eventualità, quest’ultima, che fatalmente potrebbe determinare una spaccatura fra gli operatori brindisini e leccesi che aderiscono al Consorzio.
Rosario Faggiano