LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 23 maggio 2012)
SALICE – Dopo la diffida, Pippi Tondo replica alle accuse dell’opposizione
“Volevamo donne in Giunta, purtroppo sono indisponibili”
SALICE – “Volevamo una donna in Giunta, ma al momento non è stato possibile nominare un’esterna”. Il sindaco Pippi Tondo replica all’opposizione “Primavera salicese” (il consigliere Cosimo Leuzzi e i non eletti Giampiero Manno, Amedeo Rosato e Marco Ligori) la quale, assistita dall’avvocato Francesco Fina, ha richiesto la rimodulazione dell’esecutivo con l’inclusione di una presenza femminile.
“In sede di composizione della nostra lista elettorale – spiega Tondo - avevamo due donne candidate che, all’esito delle votazioni, non sono risultate elette. Questo a riprova della volontà dei promotori della lista di garantire la presenza di entrambi i sessi nell’organo di governo. Dopo il voto, comunque, abbiamo valutato l’ipotesi di nominare un’esterna e a tal fine abbiamo anche cercato d’individuare una concittadina, specialista nel settore economico o legale, da coinvolgere in Giunta. Purtroppo quelle interpellate non si sono dichiarate disponibili”.
Tondo, poi, ribadisce il fatto che, per il Comune di Salice, non c’è l’obbligo di nominare un’esterna. E cita, a tal proposito, la norma locale sulle pari opportunità: “Il nostro Statuto – ricorda – stabilisce che per promuovere la presenza di entrambi i sessi nella Giunta, di essa deve far parte almeno una donna, salvo espressa rinuncia da parte delle interessate o l’assenza di consiglieri di sesso femminile. Il verificarsi delle suddette circostanze, non obbliga il sindaco a nominare esterne”.
Il primo cittadino conclude con una frecciata contro l’avvocato Fina, assessore della passata Amministrazione: “Nel Consiglio precedente sedeva un consigliere di sesso femminile. Non ricordo alcuna battaglia sulla presenza di una donna in Giunta da parte del legale che ha predisposto l’atto di diffida nel periodo in cui lo stesso ricopriva il ruolo di assessore. Cosa è cambiato nel frattempo?
“In sede di composizione della nostra lista elettorale – spiega Tondo - avevamo due donne candidate che, all’esito delle votazioni, non sono risultate elette. Questo a riprova della volontà dei promotori della lista di garantire la presenza di entrambi i sessi nell’organo di governo. Dopo il voto, comunque, abbiamo valutato l’ipotesi di nominare un’esterna e a tal fine abbiamo anche cercato d’individuare una concittadina, specialista nel settore economico o legale, da coinvolgere in Giunta. Purtroppo quelle interpellate non si sono dichiarate disponibili”.
Tondo, poi, ribadisce il fatto che, per il Comune di Salice, non c’è l’obbligo di nominare un’esterna. E cita, a tal proposito, la norma locale sulle pari opportunità: “Il nostro Statuto – ricorda – stabilisce che per promuovere la presenza di entrambi i sessi nella Giunta, di essa deve far parte almeno una donna, salvo espressa rinuncia da parte delle interessate o l’assenza di consiglieri di sesso femminile. Il verificarsi delle suddette circostanze, non obbliga il sindaco a nominare esterne”.
Il primo cittadino conclude con una frecciata contro l’avvocato Fina, assessore della passata Amministrazione: “Nel Consiglio precedente sedeva un consigliere di sesso femminile. Non ricordo alcuna battaglia sulla presenza di una donna in Giunta da parte del legale che ha predisposto l’atto di diffida nel periodo in cui lo stesso ricopriva il ruolo di assessore. Cosa è cambiato nel frattempo?
Rosario Faggiano